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Due parole sul Tahr, chiamato anche Trusty.

Il tahr (o thar) dell'Himalaya (Hemitragus jemlahicus) è un grosso ungulato strettamente imparentato con la capra selvatica. È originario delle colline rocciose e boscose e delle pendici montuose dell'Himalaya, dall'Asia Centrale e dal Kashmir settentrionale fino alla Cina. Trascorre i mesi estivi pascolando ad altitudini più elevate, per poi scendere ad altitudini inferiori e formare gruppi misti di maschi e femmine in inverno. La sua scoperta si deve a Charles Hamilton Smith ed una sua prima descrizione compare già nella monumentale opera Regne animal di Cuvier (1827).

In passato, tutte e tre le specie di tahr venivano classificate nel genere Hemitragus. Tuttavia, recenti studi genetici hanno dimostrato che queste specie non sono così imparentate tra loro come ritenuto in precedenza. Di conseguenza, il tahr del Nilgiri è stato incluso nel genere Nilgiritragus e quello dell'Arabia in Arabitragus; nel genere Hemitragus è rimasto il solo tahr dell'Himalaya.
tahr Hemitragus_jemlahicus
La testa del tahr è piuttosto piccola, con occhi grandi e piccole orecchie appuntite. Gli zoccoli presentano un nucleo flessibile e gommoso che permette all'animale di fare presa anche sulle rocce più lisce, mentre i margini duri e aguzzi possono infilarsi anche nelle più piccole fessure. I maschi sono più grandi delle femmine e presentano colorazione e struttura delle corna differenti. Gli esemplari adulti pesano 135 - 180 kg, misurano 120 - 170 cm di lunghezza e 60 - 90 cm di altezza al garrese. Il tahr è un animale erbivoro e si nutre di erba, arbusti e alberelli. La gestazione dura sette mesi, dopo i quali nasce solitamente un unico piccolo. Questo viene allattato fino all'età di sei mesi, ma può rimanere in compagnia della madre fino ai due anni. In natura, i tahr possono vivere fino a 15 anni, ma generalmente la durata media della loro vita è sui dieci anni.
Tahr Himalaya

Il tahr dell'Himalaya è stato introdotto nell'Isola del Sud della Nuova Zelanda ed ora è molto diffuso sulle Alpi Meridionali, dove viene considerato un animale nocivo, dato che si nutre in buona parte della vegetazione originaria. La caccia al tahr a scopo sportivo è molto diffusa e costituisce un'attività commerciale ben remunerata. Proprio per questo scopo l'animale è stato introdotto anche in Nuovo Messico, California, Sudafrica ed Ontario.

Stato di conservazione
Status iucn3.1 NT it.svg
Prossimo alla minaccia
Tahr2
fonte: Wikipedia
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Svelato il nome e la roadmap di Ubuntu 14.04: c’è un caprone in arrivo.

A pochi giorni dal rilascio di Ubuntu 13.10 “Saucy Salamander”, gli sviluppatori del team Canonical sono già pronti per mettere le mani su quella che sarà la prossima release 14.04.

 

E c’è davvero da rimboccarsi le maniche, considerati i numerosi problemi che Mir e il suo livello di compatibilità con X, XMir, stanno avendo.

 

E poi ci sono numerosi altri grattacapi nella quale è stata la stessa Canonical a volersi causare: tutta colpa di questa benedetta (o maledetta, dipende dai punti di vista) convergenza con il settore mobile.

 

Mark Shuttleworth ha da qualche giorno annunciato il nome in codice della nuova release di Ubuntu: Trusty Tahr è il codename scelto per questo ciclo di sviluppo di Ubuntu 14.04, che come al solito vedrà nell’aggettivo riflettersi alcune delle caratteristiche principali del development della nuova versione. Il tahr, per conto suo, è un animale (secondo me stupendo) asiatico che somiglia ad un grosso caprone di montagna.

ubuntu14_04_Trusty Tahr

 

Secondo le parole di Mark Shuttleworth:

Il tahr cavalca le cime dell’Himalaya, con un buon pelo, dritto e dai passi sicuri. Una popolazione di tahr viveva sulla Table Mountain, e aprendo la strada per gli animali indigeni, a lungo hanno simboleggiato l’essere resistenti e senza paura, appollaiati come stavano sulle cime.

unitydesignvision-540x312

Chiaramente, la resistenza e il passo sicuro del tahr sembrano un buon presagio per questa nuova LTS, che pur nella sua voglia di essere un punto di riferimento a suo modo nel panorama delle distribuzioni Linux, vedrà Ubuntu impegnata nell’introduzione di una serie di novità importanti nel settore desktop, tra cui il tanto agognato display server Mir.

 

In questi primi giorni di sviluppo non assisteremo a grandi novità. Il divertimento arriverà dopo qualche mese. Ma per ora, una buona notizia sembra esserci: si tratta del primo ciclo di sviluppo che introduce il supporto all’architettura ARM a 64 bit fin dall’inizio.

 

Se vogliamo procedere al download delle Daily Build di Ubuntu 14.04 raggiungiamo questa pagina.

ubuntu-14-04-trusty tahr

fonte: Nel Regno di Ubuntu

Roadmap.

La nuova release di Ubuntu, come visto nei precedenti cicli di sviluppo verrà preceduta da due versioni alpha, una beta final beta e una release candidate. Le date fino ad ora indicate ma comunque passibili di variazione sono le seguenti.

  • Alpha 1 - 19 Dicembre;
  • Alpha 2 – 23 Gennaio;
  • Beta 1 – 27 Febbraio;
  • Final Beta – 27 Marzo;
  • Release Candidate – 10 Aprile;
  • Ubuntu 14.04 LTS – 17 Aprile.

Di conseguenza, già dalla fine dell’anno cominceremo ad avere le prime versioni di test di Ubuntu 14.04 LTS

ubuntu14_04roadmap

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Re Ubuntu: i 10 articoli più letti nel mese di Settembre 2013.

Sono rimasto molto sorpreso delle statistiche che mi ha presentato il mese di settembre appena lasciato alle spalle. Non per le visite e il traffico sia chiaro, sempre soddisfacenti e nella norma, ma per gli articoli più letti.

Se lasciamo da parte i soliti post che trattano argomenti "classici", ormai sempre più ricercati in rete (ad esempio Gnome uno dei quali con degli accessi davvero strepitosi) mi lascia perplesso la totale assenza nel riepilogo mensile di articoli in cui confidavo molto.

È probabile che magari riprenderanno quota nei prossimi mesi, dopotutto non sarebbe la prima volta che ciò accade (basta far caso l'attesa suscitata dalla usicta di Ubuntu 13.10 Saucy Salamander), vi confesso però che sono rimasto balestrato nel preparare ieri questo post statistico.

Tanto per cominciare mai e poi mai avrei sospettato che Gnome continuasse ad spuntarla articolo scritto di getto e per pura curiosità mi portasse così tanti lettori da porlo a essere l’articolo più letto scritto nel mese di settembre.

1.- Come personalizzare Gnome 3 Shell, ecco 15 temi.
Le discussioni su quale tra i desktop disponibili per GNU/Linux sia il migliore è sempre stata una tra le più gettonate tra gli amanti del pinguino.
Alimentata ultimamente dalla diatriba in Ubuntu per l’adozione di Unity e le discussioni su Gnome 3, quest’aspetto del mondo dei sistemi operativi open source non accenna a tramontare.

2.- Open Clip Art Library è un archivio o raccolta di oltre 10.000 clipart vettoriali gratuite, contributo di oltre 1.000 artisti
Open Clip Art Library. è una raccolta di clip art che puoi usare liberamente nei tuoi documenti, siti e tutto quello che vuoi.
Tutte le immagine sono rilasciate sotto libera licenza e in formato Scalable Vector Graphics (SVG), con thumbnail in formato Portable Network Graphics (PNG) per una rapida anteprima.
Nella sezione “Extra” trovi uno script per convertire tutte le clipart in formato PNG e un plugin per OpenOffice.org per importarle dal formato SVG.
Il progetto è nato nel 2004 dagli sviluppatori di Inkscape, Jon Phillips e Bryce Harrington, per agevolare la realizzazione e condivisione delle bandiere del mondo. Progressivamente poi il progetto si è esteso i alle generice clipart, raggiungendo ad oggi 12.547 immagini da più di 1.000 artisti, tutte scaricabili liberamente.

3.- Video editing con Cinelerra , il miglior video-editor per GNU/Linux.
Fare del buon video editing con GNU/Linux e con sistemi aperti in generale non é mai stato molto semplice, purtroppo se per molti aspetti il “pinguino” ha raggiunto e superato i sistemi proprietari, rimangono ancora molti ambiti nei quali i margini da colmare sono ancora molto ampi, ed uno di questi risulta essere proprio il video editing. Cinelerra è un software libero e open source di montaggio video non-lineare. È progettato per sistemi operativi Linux, ma esiste anche una versione per Mac OS X. È prodotto da Heroine Virtual, ed è distribuito sotto licenza GNU General Public License. Cinelerra include anche un motore di compositing video, che permette all'utente di svolgere le operazioni comuni di compositing come il Matte painting. È stato rilasciato il primo agosto 2002 ed era basato su Broadcast 2000 un precedente prodotto, il quale è stato ritirato nel settembre del 2001. L'ultima versione è la 4.0. uscita l'8 agosto 2008.

4.- Guida a KmPlot disegnatore di funzioni matematiche per l'ambiente desktop KDE: descrizione dei comandi con i menu file, visualizza, modifica, strumenti, impostazioni, aiuto.
kmplot in ubuntu
KmPlot è un'applicazione libera per lo studio di funzioni matematiche per KDE.
KmPlot permette di tracciare:
  • funzioni in senso stretto (ad esempio f(x) = x^2 - 2), anche in forma parametrica (come f(x) = \sin a x - 1/3) fino ad un massimo di quattro parametri. Per ogni funzione di questo tipo è possibile tracciare il grafico anche delle derivate prime e seconde e della funzione integrale.
  • grafici parametrici (come xcerchio(t) = sen(t); ycerchio(t) = cos(t) ) in cui i valori sia di x sia di y dipendono da un parametro generico (di solito indicato come t)
5.- ElementaryOS ha abilitati di default tutti i repository ufficiali di Ubuntu.
Elementary OS_01Elementary ha abilitati di default tutti i repository ufficiali di Ubuntu. Ciò vuol dire che per installare qualsiasi cosa presente in archivio, sarà comunque possibile digitare il buon vecchio "sudo apt-get install ...".
Se invece preferite l'installazione grafica, il Software Center è a portata di mano. Non fatevi ingannare dall'icona e dal nome: l'applicazione è esattamente identica all'Ubuntu Software Center. Infatti, anche se Elementary ha già un suo Software Center, è stato scelto di non inserire quest'ultimo in Luna, essendo un progetto non ancora maturo. L'installazione solitamente si effettua con il Live CD. Il sistema operativo può essere eseguito direttamente dal CD (sebbene con una significativa perdita di prestazioni), permettendo così agli utenti di provare elementary OS ed eventualmente scovare delle incompatibilità hardware o mancanza di driver prima di effettuare l'installazione. La distribuzione risiede in un unico CD, e richiede un minimo di 512 MB di memoria RAM.

6.- ElementaryOS Luna si presenta con un desktop pulito e una barra superiore che ricorda quella di GNOME-Shell.
elementaryOSElementary OS è una distribuzione GNU/Linux per personal computer, basata su Ubuntu Linux. È una distribuzione orientata verso la semplicità, ma allo stesso tempo anche al minimalismo (per via della scarsità delle possibilità di configurazione grafica di quasi tutte le applicazioni), basata su Ubuntu Linux della quale utilizza i repositories, più altri specifici. Peculiarità è l'uso di un ambiente desktop chiamato Pantheon, una versione modificata di GNOME 3. Come installer utilizza Ubiquity, mentre come window manager utilizza gala, una versione modificata di Mutter. Graficamente presenta un desktop molto simile a quello di Mac OS X, con una dock ancorata in basso, plank (una versione modificata di docky), ed una barra di stato situata di default nella parte alta dello schermo, Wingpanel. L'interfaccia, studiata da zero per risultare intuitiva e minimale, risulta anche molto leggera e adatta per l'utilizzo su computer datati.

7.- Una delle novità principali della Clock App è il nuovo layout della pagina per la ricerca delle città.
ubuntu clock appUna delle novità principali della Clock App è il nuovo layout della pagina per la ricerca delle città. Il pulsante di ricerca è stato totalmente ridisegnato e ora presenta alcuni puntini bianchi disposti a formare un triangolo su sfondo rosa. Il campo di testo adiacente, inoltre, è stato allungato fino a occupare in orizzontale tutto lo schermo.
Migliorati anche i risultati di ricerca rendendoli più precisi ed ordinati. La città trovata viene ora mostrata in alto, con un carattere più grande mentre lo stato è proprio sotto di essa, con un carattere più piccolo. Questo rende molto più semplice la lettura, dato che precedentemente città abbastanza lunghe creavano molti problemi di spazio.

8.- Ubuntu 13.10 “Saucy Salamander” e famiglia pronte per il download.
ubuntu-1310-saucy-salamanderCanonical oggi ha annunciato che Ubuntu 13. 10 “Saucy Salamander” è disponibile per computer da tavolo e smartphone. La prima versione mobile di Ubuntu offre un SO ottimizzato e un'interfaccia per dispositivi mobili, spianando la strada per una totale convergenza dei dispositivi e creando una piattaforma unica per l'informatica moderna. La versione 13.10 per computer da tavolo beneficia di migliorie alla funzione di ricerca Smart Scopes e alle prestazioni dei dispositivi grazie alla convergenza cellulare/PC, preparando il terreno per la convergenza totale su tutti i dispositivi.
La versione 13.10 include la prima vera versione di Ubuntu, permettendo alle aziende OEM, agli operatori di telefonia e ai rivenditori di silicio di integrare Ubuntu nei dispositivi mobili nel 2014.

9.- I comandi ps e top mostrano lo stato dei processi in corso all'interno del sistema.
top-commandIl comando da Shell noto come ps (process state), ci mostra lo stato dei processi in corso all'interno del sistema; in pratica, lanciando il comando ps viene visualizzata una lista dei processi correnti; vediamo un possibile output di ps:
$ ps
PID TT TIME CMD
19480 00 0:00 ps

ps specificato senza ulteriori opzioni ci restituisce l'ultimo processo eseguito, potremo in ogni caso utilizzare gli argomenti ax e aux per ottenere una lista più completa; ax mostra i processi relativi al nostro utente e agli altri senza specificarne l'dentità, aux permette di visualizzare anche le user degli altri utenti e i corrispondenti processi eseguiti.

10.- Guida a KmPlot disegnatore di funzioni matematiche per l'ambiente desktop KDE: configurazione generale, diagrammi, colori e tipi di carattere.
KmPlot_2KmPlot è un'applicazione libera per lo studio di funzioni matematiche per KDE.
KmPlot permette di tracciare:
  • funzioni in senso stretto (ad esempio f(x) = x^2 - 2), anche in forma parametrica (come f(x) = \sin a x - 1/3) fino ad un massimo di quattro parametri. Per ogni funzione di questo tipo è possibile tracciare il grafico anche delle derivate prime e seconde e della funzione integrale.
  • grafici parametrici (come xcerchio(t) = sen(t); ycerchio(t) = cos(t) ) in cui i valori sia di x sia di y dipendono da un parametro generico (di solito indicato come t)
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ElementaryOS ha abilitati di default tutti i repository ufficiali di Ubuntu.

Elementary ha abilitati di default tutti i repository ufficiali di Ubuntu. Ciò vuol dire che per installare qualsiasi cosa presente in archivio, sarà comunque possibile digitare il buon vecchio "sudo apt-get install ...".

Se invece preferite l'installazione grafica, il Software Center è a portata di mano. Non fatevi ingannare dall'icona e dal nome: l'applicazione è esattamente identica all'Ubuntu Software Center. Infatti, anche se Elementary ha già un suo Software Center, è stato scelto di non inserire quest'ultimo in Luna, essendo un progetto non ancora maturo.

L'installazione solitamente si effettua con il Live CD. Il sistema operativo può essere eseguito direttamente dal CD (sebbene con una significativa perdita di prestazioni), permettendo così agli utenti di provare elementary OS ed eventualmente scovare delle incompatibilità hardware o mancanza di driver prima di effettuare l'installazione. La distribuzione risiede in un unico CD, e richiede un minimo di 512 MB di memoria RAM.
Elementary OS_01
Infine, per personalizzare (quasi) ogni aspetto di Elementary, è presente un Control Center, simile a quello di Gnome, sempre molto curato dal punto di vista del design.

Sotto la voce "Desktop" è possibile cambiare sfondo, modificare alcuni aspetti della Dock in basso e aggiungere gli Hot Corners (ovvero delle azioni da eseguire nel caso in cui il puntatore tocchi un angolo dello schermo).


Se siete abituati a GNOME-Shell, non esitate ad aggiungere "Window Overview" come Hot Corners superiore. In questo modo avvicinando il puntatore ad "Applicazioni" noterete la classica animazione della Shell, con tutte le finestre ben in vista.
Ancora, l'animazione risulta molto più fluida ed impiega molte meno risorse di sistema su Elementary, rispetto a GNOME.


Window Overview
Gli spazi di lavoro sono attivabili sempre con un Hot Corner. Semplicemente, scegliete un angolo ed applicateci la funzione "Workspace Overview". Gli spazi di lavoro verranno visualizzati in basso, quando il puntatore toccherà l'angolo dello schermo da voi scelto.

Infine, il gestore aggiornamenti è identico a quello di Ubuntu.

Come ho scritto prima, quasi tutte gli aspetti di Elementary sono personalizzabili. Ad esempio, il Desktop non è gestito dal file manager, quindi non potrete avere file sulla scrivania. Inoltre, non ho trovato alcuna opzione per aprire i file con un doppio click e non solo con un click.
Per queste opzioni più "avanzate" bisognerà infatti installare l'applicazione Elementary Tweaks, dato che Gnome Tweaks non funziona.
Altra pecca, non c'è alcuna suite d'ufficio installata di default. L'unico strumento per modificare testi è Scratch, che però non offre più delle funzionalità di un semplice editor di testi, tipo Gedit.

Nello stile di Gnome-Shell, bloccando lo schermo, viene visualizzata sullo schermo la data e l'ora.

Per quanto riguarda l'installazione, tranne per il nome, tutti i passaggi sono simili ad una semplice installazione di Ubuntu



Completata la scelta di nome utente, username e password, al posto delle slide che presentano il sistema, Elementary ha optato per una soluzione un po' più pulita e minimale. Una mini finestra con una semplice barra di scorrimento che mostra l'avanzamento dell'installazione.
 
 
Principali applicazioni preinstallate:
  • Midori - Browser Web;
  • Geary mail - Posta elettronica;
  • Empathy - Messaggistica istantanea;
  • Totem - Gestore di Video;
  • Shotwell - Gestore di Immagini;
  • Scratch - Editor di Testo;
  • Calendario;
  • Musica;
  • Pantheon Terminal;
  • Pantheon Files;
  • Ubuntu Software Center;
  • Elementary Control Center.
Pro:
  • Distribuzione ben curata dal punto di vista grafico;
  • Abbastanza leggera, ottima per i PC non troppo recenti;
  • Grafica User Friendly, adatta ad un utente medio;
  • Alcune applicazioni sono sviluppate dal team di Elementary e sono molto ben integrate nel sistema;
Contro:
  • Il file manager non è intuitivo;
  • Alcuni aspetti non sono personalizzabili senza l'aiuto di strumenti esterni;
  • Usa Totem come gestore video, al posto di alternative più leggere come Gnome-Mplayer;
  • Non ha una suite d'ufficio;
  • Il menù delle applicazioni non riconosce alcune applicazioni di terze parti;
  • Il tema non si adatta bene a Libre Office.

Per concludere, ElementaryOS è adatta ad una fascia di utenti medio-bassa, grazie ad una grafica user friendly e un design elegante e unico. Consigliata per chi, per lavorare, usa molto le web-apps.
Poco consigliata invece a chi utilizza le suite d'ufficio e agli smanettoni, vista la scarsa personalizzazione di alcuni aspetti ed il ciclo di rilascio abbastanza lungo.
Elementary OS_02[3] 
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ElementaryOS Luna si presenta con un desktop pulito e una barra superiore che ricorda quella di GNOME-Shell.

Elementary OS è una distribuzione GNU/Linux per personal computer, basata su Ubuntu Linux. È una distribuzione orientata verso la semplicità, ma allo stesso tempo anche al minimalismo (per via della scarsità delle possibilità di configurazione grafica di quasi tutte le applicazioni), basata su Ubuntu Linux della quale utilizza i repositories, più altri specifici. Peculiarità è l'uso di un ambiente desktop chiamato Pantheon, una versione modificata di GNOME 3.


Come installer utilizza Ubiquity, mentre come window manager utilizza gala, una versione modificata di Mutter.


Graficamente presenta un desktop molto simile a quello di Mac OS X, con una dock ancorata in basso, plank (una versione modificata di docky), ed una barra di stato situata di default nella parte alta dello schermo, Wingpanel.

 

L'interfaccia, studiata da zero per risultare intuitiva e minimale, risulta anche molto leggera e adatta per l'utilizzo su computer datati.

 

elementaryOS

 

Basata su Ubuntu 12.04 LTS, ElementaryOS Luna al primo avvio, si presenta con un desktop pulito, una barra superiore che ricorda quella di GNOME-Shell e una dock, in basso.

 

L'ambiente grafico di default è Pantheon, una versione modificata di GNOME-Shell. A differenza di quest'ultimo, infatti, non troviamo né il nome e cognome dell'utente in alto a destra nè l'hot corner in alto a sinistra per aprire l'Activities Overview.

 

Inoltre, facendo click su ogni elemento sulla barra superiore, si apre un menù a tendina, ancora una volta, simile a quello di GNOME, con la sola differenza che il colore predominante, nel caso di Elementary, è il bianco.

Troviamo tutti i programmi installati celati sotto il menù "Applicazioni", in alto a sinistra. Facendo click su di esso è possibile visualizzare in ben due modalità diverse, tutto il parco software già preinstallato.

 

Si può scegliere fra la vista ad icone o l'elenco, con le applicazioni ordinate per categoria.

L'unica pecca è che nel menù sono inclusi solo i programmi ufficiali e preinstallati. Molti affermano di aver avuto problemi a visualizzare alcuni programmi installati manualmente, essendo stati costretti ad aprirli direttamente da terminale ed a "bloccarli" sulla Dock (bug ufficiali qui, qui e qui).

 

Molte volte, questo problema è dovuto ai file .desktop di alcuni programmi, dove è presente la riga: "OnlyShowIn=GNOME;XFCE;KDE;Unity;". In questo modo, l'interfaccia grafica di ElementaryOS viene completamente esclusa e non è possibile visualizzare l'applicazione nel menù fino a quando non si rimuove la riga incriminata.

La dock in basso, invece, è ben integrata con il resto del sistema. Facendo click con il tasto destro del mouse, ad esempio sul browser, è possibile aprire una nuova scheda, una nuova finestra o avviare la modalità anonima senza alcuno sforzo.

Tra le applicazioni installate troviamo Midori come Web Browser, Geary come client e-mail, Empathy per la chat, Shotwell per le immagini e Scratch come Editor di testo. Totem è invece il gestore video di default, una scelta piuttosto azzardata visto che l'obiettivo dell'OS è la leggerezza.

Il resto dei programmi è sviluppato direttamente dal team di Elementary. Troviamo infatti un calendario, un'app dedicata alla musica, un terminale con un tema trasparente che si adatta bene con il resto del sistema e il gestore di file.

Pantheon-terminal

Music

Shotwell

Midori Web Browser.

Pantheon Files, purtroppo, è molto deludente... Il design è ben curato ma molte funzionalità presenti in altri concorrenti sono assenti. Non è molto intuitivo. Infatti, un solo click equivale all'apertura di una cartella/file.

Per selezionarli solamente (senza aprirli) bisogna ricorrere ad un pulsantino verde, che appare in alto a destra di ogni elemento.

Degna di nota anche la possibilità di aggiungere dei tag colorati, di inviare file anche via Bluetooth direttamente dal menù a tendina o di impostare immagini come sfondo. Molto ben fatto il nuovo menù delle proprietà.

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