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Guida a Arduino framework opensource made in Italy (1a parte): introduzione e hardware.

Arduino è un framework opensource che permette la prototipazione rapida e l'apprendimento veloce dei principi fondamentali dell'elettronica e della programmazione.

È composto da una piattaforma hardware per il physical computing sviluppata presso l'Interaction Design Institute, un istituto con sede ad Ivrea, fondato da Olivetti e Telecom Italia. Il nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea frequentato da alcuni dei fondatori del progetto.

Questa si basa su un circuito stampato che integra un microcontrollore con PIN connessi alle porte I/O, un regolatore di tensione e quando necessario un'interfaccia usb che permette la comunicazione con il computer.
arduino_logo
A questo hardware viene affiancato un ambiente di sviluppo integrato (IDE) multipiattaforma (Linux, Apple Macintosh e Windows). Questo software permette anche ai novizi di scrivere programmi con un linguaggio semplice e intuitivo derivato da C e C++ chiamato Wiring, liberamente scaricabile e modificabile.

Leggi anche: Guida a Arduino framework opensource made in Italy (2a parte).    
Arduino può essere utilizzato per lo sviluppo di oggetti interattivi stand-alone ma può anche interagire, tramite collegamento, con software residenti su computer, come Adobe Flash, Processing, Max/MSP, Pure Data, SuperCollider, Vvvv.

La piattaforma hardware Arduino è spesso distribuita agli hobbisti in versione pre-assemblata, acquistabile in internet o in negozi specializzati. La particolarità del progetto è che le informazioni sull'hardware e soprattutto i progetti sono disponibili per chiunque: si tratta quindi di un hardware open source, distribuito nei termini della licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.5.

In questo modo, chi lo desideri può legalmente auto-costruirsi un clone di Arduino o derivarne una versione modificata, scaricando gratuitamente lo schema elettrico e l'elenco dei componenti elettronici necessari. Questa possibilità ha consentito lo sviluppo di prodotti Arduino compatibili da parte di piccole e medie aziende in tutto il mondo, e infatti oggi è possibile scegliere tra un'enorme quantità di schede Arduino compatibili. Ciò che accomuna questi prodotti inerenti elettronica sperimentale e sviluppo è il codice sorgente per l'Ambiente di sviluppo integrato e la libreria residente che sono resi disponibili, e concessi in uso, secondo i termini legali di una licenza libera, GPLv2.

Grazie alla base software comune, ideata dai creatori del progetto, per la comunità Arduino è stato possibile sviluppare programmi per connettere a questo hardware più o meno qualsiasi oggetto elettronico, computer, sensore, display o attuatore. Dopo anni di sperimentazione è oggi possibile fruire di un database di informazioni vastissimo.

Il team di Arduino è composto da Massimo Banzi, David Cuartielles, Tom Igoe, Gianluca Martino, e David Mellis. Il progetto prese avvio in Italia a Ivrea nel 2005, con lo scopo di rendere disponibile, a progetti di Interaction design realizzati da studenti, un dispositivo per il controllo che fosse più economico rispetto ai sistemi di prototipazione allora disponibili. I progettisti riuscirono a creare una piattaforma di semplice utilizzo ma che, al tempo stesso, permetteva una significativa riduzione dei costi rispetto ad altri prodotti disponibili sul mercato. A ottobre 2008 in tutto il mondo erano già stati venduti più di 50.000 esemplari di Arduino.

L'hardware originale Arduino è realizzato dalla italiana Smart Projects. Alcune schede Arduino sono state progettate dalla statunitense SparkFun Electronics.

Una scheda Arduino tipica consiste in un microcontroller a 8-bit AVR prodotto dalla Atmel, con l'aggiunta di componenti complementari per facilitarne l'incorporazione in altri circuiti. In queste schede sono usati chip della serie megaAVR - nello specifico i modelli ATmega8, ATmega168, ATmega328, ATmega1280 e ATmega2560.

Molte schede includono un regolatore lineare di tensione a 5-volt e un oscillatore a cristallo a 16 MHz, sebbene alcune implementazioni, come ad esempio la piccola LilyPad, abbiano un clock di 8 MHz e facciano a meno dello stabilizzatore di tensione.

Fino a oggi sono state commercializzate dodici versioni dell'hardware Arduino.

    Serial Arduino, programmata con una porta seriale DB9. Fa uso del microcontroller ATmega8
    Arduino Extreme, con interfaccia di programmazione USB, facente uso del chip ATmega8
    Arduino Mini, una versione in miniatura facente uso di un ATmega168 a montaggio superficiale
    Arduino Nano, una versione ancora più piccola della Mini, utilizzante lo stesso controller ATmega168 SMD e alimentata tramite USB
    LilyPad Arduino, un progetto minimalista (scheda circolare dal diametro di 50mm, per circa 8mm di spessore), per applicazione su indumenti, con lo stesso ATmega168 in versione SMD[5]
    Arduino NG, con un'interfaccia USB per programmare e usare un ATmega8
    Arduino NG plus, con interfaccia di programmazione USB, con un ATmega168
    Arduino BT, con interfaccia di programmazione Bluetooth e con un ATmega168
    Arduino Diecimila, con interfaccia di programmazione USB e con un ATmega168 in un package DIL28
    Arduino Duemilanove, facente uso del chip Atmega168 (o Atmega328 nelle versioni più recenti) e alimentata in corrente continua tramite USB, con commutazione automatica tra le sorgenti di alimentazione
    Arduino Mega, che fa uso di un ATmega1280 a montaggio superficiale per I/O e memoria addizionale.
    Arduino Uno, evoluzione della Duemilanove, con un differente chip, programmabile e più economico, dedicato alla conversione USB-seriale.
    Arduino Mega2560, che fa uso di un ATmega2560 ed è un'evoluzione dell'Arduino Mega.

Inoltre, il microcontroller della scheda in alcuni case è pre-programmato con un bootloader che semplifica il caricamento dei programmi sulla memoria flash incorporata nel chip.

A livello concettuale, tutte le schede sono programmate attraverso un porta seriale RS-232, ma il modo in cui questa funzionalità è implementata nell'hardware varia da versione a versione. Le schede seriali Arduino contengono un semplice circuito inverter che permette la conversione tra il livello della RS-232 e il livello dei segnali TTL.

Le versioni attuali di Arduino sono gestite via USB: l'ultima versione, la Uno, utilizza un microcontrollore Atmega8U2 programmato come convertitore USB-seriale mentre le precedenti versioni Diecimila e Duemilanove usavano chip adattatori USB-seriale, come gli FT232 di FTDI. Alcune varianti, come la Arduino Mini e la versione non ufficiale Boarduino, usano una scheda o un cavo adattatore USB-seriale staccabile.


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Guida all’installazione di Linux Mint: creare il dispositivo di avvio e avviare la distribuzione.

Linux Mint è una distribuzione GNU/Linux per personal computer, basata su Ubuntu.

Si focalizza sulla facilità d'uso e per la sua semplicità di installazione, ed utilizza sia repository propri sia quelli di Ubuntu.

Puoi scaricare Linux Mint da questa pagina.

Mentre il nucleo di Linux Mint è basato su Ubuntu, il design, alcune applicazioni ed in generale l'aspetto grafico sono sviluppate direttamente dal team di Linux Mint.

L'ultima versione stabile rilasciata è la 19.1 nome in codice "Tessa".

Linux Mint è una distribuzione GNU/Linux per personal computer, basata su Ubuntu.

Creare il dispositivo di avvio.

Il modo più facile di installare Linux Mint è utilizzare una penna USB.

Se non riesci ad avviare il computer dalla penna USB, puoi utilizzare un DVD vuoto.

Come creare una penna USB avviabile.

In Linux Mint
Clicca con il tasto destro sul file ISO e seleziona Rendi Avviabile Penna USB, o avvia Menu ‣ Accessori ‣ Scrittore di Immagine USB.
Come creare una penna USB avviabile.

Seleziona il tuo dispositivo USB e clicca Scrivi.

In altre distribuzioni Linux
Scarica Etcher, installalo e avvialo.
Etcher è uno strumento essenziale, semplice ma funzionale. 

Usando Etcher
Clicca Select image e seleziona il tuo file ISO.
Clicca Select drive e seleziona la tua penna USB.
Clicca Flash!.

Come creare un DVD avviabile.

I dischi ottici sono lenti e la masterizzazione può produrre errori.
Nota
Per evitare problemi, masterizza alla velocità più lenta disponibile.
Avvertimento
Masterizza il contenuto della ISO sul DVD, non il file ISO stesso. Alla fine, il tuo DVD dovrebbe contenere cartelle come boot e casper; non dovrebbe essere un DVD vuoto contenente solo un file ISO.

In Linux.
Installa e usa xfburn.

In macOS.
Fai clic destro sul file ISO e seleziona Masterizza immagine disco.

Avviare Linux Mint.

Ora che hai Linux Mint su una penna USB (o un DVD), avvia il computer da quest’ultima.
  1. Inserisci la tua penna USB (o il DVD) dentro il computer.
  2. Riavvia il computer.
  3. Prima che il tuo computer avvii il tuo sistema operativo attuale (Windows, macOS o Linux), dovresti vedere la schermata di caricamento del tuo BIOS. Controlla la schermata oppure la documentazione del tuo computer per sapere quale tasto premere per far avviare il computer dalla penna USB (o dal DVD).

Nota:
La maggior parte dei BIOS hanno un tasto speciale che puoi premere per selezionare il dispositivo dal quale eseguire l’avvio, e tutti i BIOS hanno un tasto speciale da premere per entrare nella schermata di configurazione (dalla quale puoi impostare l’ordine di avvio). A seconda del tuo BIOS, questi tasti speciali possono essere ESC, F1, F2, F8, F10, F11, F12, o CANC. Questa informazione di solito appare brevemente sullo schermo durante l’avvio.

Suggerimenti.


Se hai un computer Mac, tieni premuto il tasto Alt o Opzione dopo aver sentito il suono di avvio.
  1. La ISO di Linux Mint può essere avviata sia in modalità EFI sia BIOS. In modalità EFI mostrerà il menù GRUB. In modalità BIOS mostrerà il menù ISOLINUX.
Il menù ISOLINUX in modalità BIOS.

Il menù GRUB in modalità EFI


  1. Da uno di questi menù, premi Invio per avviare Linux Mint dalla tua penna USB (o DVD).

Come creare una chiavetta USB avviabile con Etcher, strumento semplice ma funzionale.

Etcher è uno strumento essenziale, semplice ma funzionale. Gratuito e disponibile sia nella versione GUI che CLI, Etcher è disponibile per GNU/Linux, compresa la possibilità di usare il repository APT (Debian e Ubuntu) per rimanere sempre aggiornati.

Una volta installata l’applicazione, la GUI è molto banale: si indica il file immagine, si specifica il drive di destinazione e si inizia la copia dei dati.

Tutto qui, senza paura di sbagliare.
Etcher, è uno strumento semplice ma funzionale

Download.



Etcher for Linux x64 (64-bit) (AppImage)
Etcher for Linux x86 (32-bit) (AppImage)

Guida introduttiva di Chrome: "Scansione virus non riuscita".

Il software antivirus si è bloccato inaspettatamente durante la scansione di un file che hai tentato di scaricare.

Di conseguenza, il file in oggetto è stato rimosso dalla Gestione allegati di Windows.

Motivi dell'errore "Scansione virus non riuscita".

Di seguito vengono riportati alcuni motivi per cui potrebbe essere visualizzato l'errore "Scansione virus non riuscita":

1) Malware.
Se il tuo computer viene infettato da malware, tale malware potrebbe non consentire il download.

2) Software antivirus che non funziona correttamente.
repair
Alcuni programmi antivirus supportano la scansione dei file all'accesso. Se hai attivato la scansione all'accesso, prova a disattivare temporaneamente la scansione dei download finché riesci a risolvere il problema con il software antivirus.

Per disattivare la scansione degli allegati, leggi la sezione "Notifica programmi antivirus quando vengono aperti allegati" dell'articolo di Microsoft sul funzionamento di Gestione allegati.
 Leggi anche: Guida introduttiva di Chrome: Condivisione della posizione su Chrome.
3) Impostazioni del registro di sistema danneggiate.

Se mancano impostazioni del registro di sistema obbligatorie o se sono danneggiate, la ricerca di virus non riuscirà. In questo caso la disattivazione della scansione dei download come spiegato nella sezione precedente non risolverà il problema.  Segui le istruzioni sotto per ripristinare le chiavi mancanti del registro di sistema.

Nota. Questa procedura prevede alcune modifiche al registro di sistema di Windows sul computer. La modifica del registro di sistema di Windows è un processo di livello avanzato, quindi potrebbe essere opportuno rivolgersi all'amministratore di sistema per ricevere assistenza.

    Premi la scorciatoia da tastiera tasto Windows + E per aprire Esplora risorse.
    Nella finestra di Esplora risorse visualizzata, inserisci il seguente comando nella barra degli indirizzi: cmd.exe.
    Nella finestra del prompt dei comandi visualizzata, digita quanto segue: regsvr32 urlmon.dll.
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    Guida introduttiva di Chrome: Condivisione della posizione su Chrome.

    Ricevi informazioni più utili dai siti consentendo di vedere la tua posizione.

     

    Ad esempio, quando condividi la tua posizione, puoi trovare più rapidamente i ristoranti vicino a te su Google Maps.

     

    Quando un sito desidera utilizzare le informazioni sulla tua posizione, Chrome mostra un messaggio. Puoi anche indicare quali siti possono visualizzare la tua posizione.

     

    Gestione della condivisione della posizione.

    chrome logo

    BleachBit cancella i file non necessari per liberare prezioso spazio su disco.

    BleachBit cancella i file non necessari per liberare prezioso spazio su disco, per mantenere la privacy e rimuovere la spazzatura.

    Rimuove cache, cronologia di Internet, file temporanei, cookies e scorciatoie interrotte.

    Gestisce in modo pulito: Adobe Reader, Bash, Beagle, Epiphany, Firefox, Flash, GIMP, Google Earth, Java, KDE, OpenOffice.org, Opera, RealPlayer, rpmbuild, Second Life Viewer, VIM, XChat e altro ancora.



    Oltre la semplice cancellazione dei file "spazzatura", BleachBit sovrascrive lo spazio libero sul disco (per nascondere file cancellati precedentemente per motivi di privacy e per migliorare la compressione di immagini), svuota i database di Firefox (per migliorare le prestazioni senza cancellare i dati) e distrugge in modo sicuro file arbitrari.

    GCleaner punta a portare nel sistema operativo libero il famoso software di pulizia nativo per Windows e Android.

    GCleaner è un nuovo progetto open source che punta a portare il Linux il famoso CCleaner con tanto di interfaccia grafica e funzionalità molto simili al software nativo per Linux.

    Attualmente GCleaner dispone di poche funzionalità come la “pulizia” di browser come Firefox, la rimozione di pacchetti deb salvati sul nostro pc, rimuovere file temporanei di Flash Player, versioni del Kernel precedenti ecc.
    GCleaner in Ubuntu
    Nei futuri aggiornamenti di GCleaner approderanno anche nuove features e traduzioni (sperando che arrivi anche traduzione in lingua italiana) oltre ad una maggiore stabilità e supporto per le principali distribuzioni Linux.

    GCleaner in Ubuntu.

    GCleaner in data odierna viene rilasciato solo con il codice sorgente (niente pacchetti deb / rpm ecc) dovremo quindi compilare il software “a mano” operazione comunque abbastanza semplice.

    Se abbiamo Ubuntu 14.04 Trusty LTS o una deriva dovremo per prima cosa installare il PPA Valac dato che il software richiede Valac 0.24 non incluso nei repository ufficiali, per farlo basta digitare da terminale:

    sudo add-apt-repository ppa:vala-team
    sudo apt-get update
    GCleaner in Ubuntu
    Fatto questo possiamo installare i vari pacchetti / dipendenze richieste per la compilazione ed installazione di GCleaner, basta avviare il terminale e digitare:

    sudo apt-get install pkg-config libgranite-dev libindicator3-dev libkeybinder-3.0-dev libvte-2.90-dev libvala-0.24-* valac-0.24* cmake bzr
    non ci resta che scaricare, compilare e installare GCleaner digitando:

    cd /tmp
    bzr branch lp:gcleaner
    cd gcleaner && cmake .
    make
    sudo make install
    una volta installato basta avviare GCleaner da menu.

    Per rimuovere GCleaner basta digitare da terminale:

    sudo rm  /usr/local/bin/gcleaner
    sudo rm /usr/share/applications/gcleaner.desktop
    sudo rm -R /usr/share/gcleaner/

    Ubuntu 20.10 "Groovy Gorilla" data di rilascio e funzionalità pianificate.

    Con Ubuntu 20.04 LTS fatto e spolverato l'attenzione degli sviluppatori ora si rivolge a Ubuntu 20.10 che dovrebbe essere rilasciato il 22 ottobre 2020.

    Scopri quando Ubuntu 20.10 verrà rilasciato e quali nuove funzionalità includerà probabilmente

    Ora, è vero, è solo maggio; lo sviluppo dell'uscita (che è il nome in codice "Groovy Gorilla") è ancora nelle prime fasi. Ma sappiamo già alcune cose tra cui quando sarà rilasciato, per quanto tempo sarà supportato e alcune delle nuove funzionalità che gli sviluppatori sperano di includere.

    Quindi continua a leggere per imparare tutto ciò che devi sapere sulle funzionalità, le modifiche e i miglioramenti di Ubuntu 20.10. E poiché questo post viene aggiornato regolarmente durante lo sviluppo, sentiti libero di aggiungerlo ai segnalibri ora per verificare i progressi nei prossimi sei mesi!

    Ubuntu 20.10 "Groovy Gorilla"
    Groovy Gorilla
    Il nome in codice di Ubuntu 20.10 è "Groovy Gorilla". Sebbene questa combo allitterativa non ci dia tanto da fare come i precedenti nomi in codice, è gloriosamente stupida da sfociare nella creazione di alcune fantastiche opere d'arte a supporto del rilascio.

    Sul tema del supporto, Ubuntu 20.10 è una versione a breve termine (STR). Ciò significa che è supportato per 9 mesi con correzioni di bug core, patch di sicurezza e nuove versioni di app in corso ... e poi niente.

    Mentre questa finestra di supporto può sembrare breve, è in linea con la tradizione di Ubuntu di rilasciare un LTS ogni due anni, con STR in mezzo.

    Ubuntu 20.10 sarà la 23a versione di questo particolare sistema operativo basato su Linux.

    Data di rilascio di Ubuntu 20.10
    La data di rilascio di Ubuntu 20.10 è il 22 ottobre 2020.

    Questa data, insieme a quelle per altri traguardi di sviluppo previsti per i prossimi sei mesi, è elencata su Launchpad, ovvero la sede dello sviluppo di Ubuntu.

    Altre pietre miliari importanti nel ciclo di sviluppo di Groovy Gorilla includono:

    Settimana di test: 3 luglio 2020
    Blocco dell'interfaccia utente: 17 settembre 2020
    Ubuntu 20.10 Beta: 1 ottobre 2020
    Blocco del kernel: 8 ottobre 2020
    Release Candidate: 15 ottobre 2020

    Funzionalità di Ubuntu 20.10

    Che tipo di nuove funzionalità offrirà Ubuntu 20.10? Al momento in cui leggete tutto ciò che segue è certo di spedire, o molto probabilmente.

    Come GNOME 3.38, che uscirà a settembre. Questa versione si collocherà nel cuore di Ubuntu 20.10 e presenterà nuove serie di modifiche all'interfaccia utente e alla UX e ulteriori miglioramenti delle prestazioni.

    Altri notevoli miglioramenti in GNOME 3.38 riguarderanno i perfezionamenti della nuova schermata di blocco (non sperare però di sbloccare il pin) e la rimozione della sezione (piuttosto estranea) "App frequenti" dalla griglia Applicazioni.

    Potenziali miglioramenti della schermata di blocco
    Gli sviluppatori di GNOME hanno anche in programma di migliorare la spaziatura delle icone delle app nella griglia Applicazioni per sfruttare meglio lo spazio disponibile su schermi più grandi, più larghi e più piccoli.

    L'accesso completo alle impronte digitali è uno sforzo già in corso (alcuni dei quali torneranno in Ubuntu 20.04 LTS), quindi aspettati di vedere e sentire di più al riguardo tra oggi e ottobre.

    Ubuntu 20.10 è in fase di sviluppo con Linux Kernel 5.6 al momento della lettura, ma dovresti aspettarti che offra un kernel Linux più recente. È difficile prevedere quale, ma se le versioni del kernel si attengono alla pianificazione potrebbe essere possibile comprimere in Linux 5.8.

    Il problema dello "sfondo del desktop sfocato" viene affrontato (di nuovo) per Groovy, così come funzionerà per rinnovare la finestra di dialogo Proprietà del software in modo che corrisponda ai modelli prodotti dal team di progettazione di Canonical.

    Anche all'orizzonte è supportato il kernel OEM (ovvero i dispositivi venduti con Ubuntu). Ciò includerà un modo per aggiornare i pacchetti OEM online e presenterà "un modo per festeggiare che sei su un dispositivo certificato".

    Se esegui spesso attività da riga di comando che impiegano un po 'di tempo, potresti essere interessato a sapere che gli sviluppatori stanno pensando se abilitare le notifiche di "completamento del processo" per impostazione predefinita. Questo è qualcosa che molte altre distribuzioni Linux, incluso il sistema operativo elementare, forniscono già.

    In qualche modo interessante, il leader del desktop Ubuntu Martin Wimpress ha preso in giro il supporto del desktop Ubuntu anche per il Raspberry Pi 4 da 8 GB!

    Spero che alcune cose migliorino (ma probabilmente non lo faranno)
    Ci sono un paio di piccole cose che vorrei che Ubuntu includesse / correggi / rimedi.

    Ad esempio, le distro downstream basate su Ubuntu come Pop! _OS offrono una funzione di recupero integrata. Ciò semplifica il "ripristino delle impostazioni di fabbrica" ​​del sistema senza la seccatura di scaricare file .iso e tutto quel jazz. Nel 2020 è strano che Ubuntu, noto anche come il sistema operativo Linux desktop più utilizzato, non offra qualcosa di così semplice.


    Inoltre, non posso essere la sola persona a trovare la "nuova" versione Snap di Software Center un vero e proprio fuoco di scarico quando provo a trovare app, giusto? Ogni ricerca di app che realizzo vede le "app" Snap pertinenti e non correlate ben al di sopra di ciò che sto effettivamente cercando.

    La puntualitá ha un nome: Canonical ecco Ubuntu 20.04 Focal Fossa e derivate ufficiali.

    In sola sola oportunitá (nell’anno 2006, Ubuntu 6.06 Dapper Drake) Canonical ha prorogato il rilascio delle sue distribuzioni.

    Ormai la puntualitá e la sicurezza è il marchio di fabbrica targato Canonical.




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    The Lubuntu team has announced the availability of Lubuntu 20.04, a long-term support (LTS) release. This release used the LXQt desktop (most previous releases used LXDE as the default desktop) and uses the Calamares system installer instead of the Ubiquity installer used by most other official Ubuntu editions. "This is the fourth Lubuntu release with LXQt as the main desktop environment. The Lubuntu project, in 18.10 and successive releases, will no longer support the LXDE desktop environment or tools in the Ubuntu archive, and will instead focus on the LXQt desktop environment. You can find the following major applications and toolkits installed by default in this release: LXQt 0.14.1. Qt 5.12.8 LTS. Mozilla Firefox 75, which will receive updates from the Ubuntu Security Team throughout the support cycle of the release. The LibreOffice 6.4.2 suite. VLC 3.0.9.2, for viewing media and listening to music. Featherpad 0.12.1, for notes and code editing. Discover Software Center 5.18.4, for an easy, graphical way to install and update software. The powerful and fast email client Trojita 0.7 to get you to inbox zero in no time." Further details can be found in the project's release announcement. Download: lubuntu-20.04-desktop-amd64.iso (1,668MB, SHA256, signature, torrent, pkglist).




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    Iain Lane has announced the release of Ubuntu 20.04, a new long-term support (LTS) version of the popular distribution. "The Ubuntu kernel has been updated to the 5.4 based Linux kernel, with additional support for Wireguard VPN, AUFS5, and improved support for IBM, Intel, Raspberry Pi and AMD hardware. Ubuntu Desktop 20.04 LTS features the latest version of the GNOME desktop environment, 3.36. Notable changes from 18.04 LTS include performance improvements, a new lock screen design, and support for fractional scaling under X11. 20.04 LTS also features a new look-and-feel: the Yaru theme, available in both light and dark variants. 20.04 LTS also brings support for installing an Ubuntu desktop system on top of ZFS. The latest version brings performance enhancements and optional encryption support. Zsys, Ubuntu’s ZFS system tool, provides automated system and user state saving. Tight integration with GRUB allows a user to revert to any system state on boot and go back in time to pave the way to a bulletproof Ubuntu Desktop." Further details can be found in the distribution's release announcement and in the release notes. Download (pkglist): ubuntu-20.04-desktop-amd64.iso (2,589MB, SHA256, signature, torrent), ubuntu-20.04-live-server-amd64.iso (908MB, SHA256, signature, torrent).




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    The Ubuntu Studio team has announced the release of Ubuntu Studio 20.04, a long-term support release which receives three years of security updates. "The Ubuntu Studio team is pleased to announce the release of Ubuntu Studio 20.04, code-named “Focal Fossa”. This marks Ubuntu Studio’s 27th release. This release is a Long-Term Support release and as such, it is supported for 3 years (until April 2023). Since it’s just out, you may experience some issues, so you might want to wait a bit before upgrading. Please see the release notes for a complete list of changes and known issues." The release announcement displays screenshots and offers upgrade instructions for existing users. It also lists new software available in this release, along with items which were removed from version 20.04, often due to Python 2 reaching the end of its supported life. Download: ubuntustudio-20.04-dvd-amd64.iso (3,424MB, SHA256, signature, torrent, pkglist).




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    The Kubuntu team has announced the release of Kubuntu 20.04. The new release features the KDE Plasma 5.18 desktop and offers three years of security updates. "The Kubuntu Team is happy to announce that Kubuntu 20.04 LTS has been released, featuring the beautiful KDE Plasma 5.18 LTS: simple by default, powerful when needed. Codenamed Focal Fossa, Kubuntu 20.04 continues our tradition of giving you Friendly Computing by integrating the latest and greatest open source technologies into a high-quality, easy-to-use Linux distribution. The team has been hard at work through this cycle, introducing new features and fixing bugs. Under the hood, there have been updates to many core packages, including a new 5.4-based kernel, KDE Frameworks 5.68, Plasma 5.18 LTS and KDE Applications 19.12.3. Kubuntu has seen many updates for other applications, both in our default install, and installable from the Ubuntu archive." Further details can be found in the project's release announcement and in the release notes. Download: kubuntu-20.04-desktop-amd64.iso (2,244MB, SHA256, signature, torrent, pkglist).




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    Martin Wimpress has announced the release of Ubuntu MATE 20.04. The new release, which will receive three years of support, ships with version 1.24 of the MATE desktop and introduces a firmware update tool called fwupd. "Those of you who follow the desktop Linux news will know that upstream MATE Desktop recently released version 1.24. Ubuntu MATE 20.04 is shipping with MATE Desktop 1.24. Thus, all of the improvements in MATE Desktop 1.24 are present in Ubuntu MATE 20.04 LTS. Since the last LTS we worked on the following: added multiple coloured theme variations as one-click installs for those of you who simply don't like Chelsea Cucumber; added experimental ZFS install option; added GameMode from Feral Interactive; fixed several crashers in Brisk Menu and added keyboard navigation; fixed panel layout switching which is now stable and reliable via MATE Tweak Tweak and Ubuntu MATE Welcome; fixed rendering window controls on HiDPI displays; fixed irregular icon sizes in MATE Control Center and made them render nicely on HiDPI displays." Further details on the new version can be found in the release notes. Download: ubuntu-mate-20.04-desktop-amd64.iso (2,217MB, SHA256, signature, torrent, pkglist).




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    Ubuntu Kylin 20.04, an official Ubuntu edition customised for the users in China, has been released. This release comes with an updated version of the UKUI desktop environment (a fork of MATE): "The Ubuntu Kylin team is pleased to announce the official release of Ubuntu Kylin's open-source operating system, version 20.04 LTS (code-named 'Focal Fossa'). Ubuntu Kylin 20.04 is the fourth long-term support (LTS) version and it offers 3 years of technical support. The new version of Ubuntu Kylin 20.04 LTS comes with the new UKUI 3.0 desktop environment preview and it supports x86 and arm64 architectures, which further optimizes the 4K HD display effect and application component stability. The new Kirin cloud account function unifies the identity authentication of all platforms and provides users with the cloud synchronization function. It also fixes 539 known issues, such as the inability of the taskbar to preview minimized apps and a file manager memory leak." See the release announcements (in Simplified Chinese or in English) for further information and screenshots. Download: ubuntukylin-20.04-desktop-amd64.iso (2,186MB, SHA256, signature, torrent, pkglist).




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    Yousuf Philips has announced the release of Xubuntu 20.04, the latest stable version from the project that develops an official Ubuntu spin with Xfce as the preferred desktop: "The Xubuntu team is happy to announce the immediate release of Xubuntu 20.04. Xubuntu 20.04, code-named 'Focal Fossa', is a long-term support (LTS) release and will be supported for three years, until April 2023. The Xubuntu team has been hard at work for the last six months of this development cycle improving both the Xfce desktop environment and the Xubuntu user experience following our 19.10 release, which introduced Xfce 4.14 for the first time. We were thrilled by the response to the Ubuntu testing week which helped us make 20.04 another great and stable release. Highlights: a brand-new dark theme, Greybird-dark, has been added, complementing the default Greybird theme; six community wallpapers are bundled from winners of the Community Wallpaper Contest; with the end of life of Python 2, we no longer ship it by default, while apt-offline and pidgin-libnotify are no longer included." Read the rest of the release announcement for further information and known issues. Download: xubuntu-20.04-desktop-amd64.iso (1,586MB, SHA256, signature, torrent, pkglist).




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    To conclude the much-awaited Ubuntu LTS release day, here is David Mohammed's announcement of the release of Ubuntu Budgie 20.04: "We are pleased to announce the release of the new version of our distribution, our second long-term support (LTS) release as an official flavor of the Ubuntu family. This LTS build is supported for three years while the regular releases are supported for 9 months. The new version rolls-up various developments, fixes and optimizations that have been released since the 18.04 LTS release in April 2018: stylish menu applet; Budgie-based network manager applet; Window Shuffler - a keyboard-friendly tiling CTRL+ALT+keypad numbers; the currently focussed window can be tiled to each corner, side to side or maximized and unmaximized all from the keyboard; desktop layouts - choose your default desktop layout with one click; 4K resolution Budgie desktop and Budgie applet support; GNOME Firmware and Drawing are the new default applications; Ubuntu Budgie team wallpapers for 20.04...." See the full release announcement for a complete list of new features. Download: ubuntu-budgie-20.04-desktop-amd64.iso (2,084MB, SHA256, signature, torrent, pkglist).

    L'indicizzazione come un insieme di tecniche per far capire a Google di cosa tratta il nostro sito web.

    La SEO è essenziale quando si tratta di rafforzare la propria presenza e visibilità su Internet.

    Quando i potenziali clienti cercano di risolvere un problema di marketing, la figura del Consulente SEO acquisisce livelli estremamente importanti.

    L'indicizzazione è un insieme di tecniche e accorgimenti da effettuare direttamente sul sito web o blog, e che servono a far capire a Google (che detenta quasi il monopolio delle richerche su Internet) o qualsiasi altro motore di ricerca (per esempio Bing) di cosa tratta il nostro blog o sito web. Che contenuti presentiamo e per quali keywords dobbiamo essere posizionati dal motore di ricerca in modo di avere un'ottima visibilità.

    Oltre a ottimizzare il tuo sito per Google, dovresti anche cercare di incorporare alcune best practice nel design e nella struttura del tuo sito web.

    Prima di iniziare, assicurati di non trascurare l'ovvio:

    Il tuo sito web deve contenere contenuti di alta qualità, utili e tempestivi che le persone vorranno in realtà vuole leggere e intraprendere un'azione successiva.

    L'indicizzazione è un insieme di tecniche e accorgimenti che servono a far capire a Google o qualsiasi altro motore di ricerca di cosa tratta il nostro blog o sito web.

    Quanta concorrenza hai davvero?


    Alcune persone sono confuse sul numero reale di concorrenti online per un datofrase chiave, in particolare quando si utilizzano gli strumenti di ricerca per parole chiave o si osserva il numero di pagine restituite su Google. Molte di queste "pagine concorrenti" sono ciò che sono chiamati "concorrenti accidentali" - non stanno necessariamente cercando di batterti nella ricerca classifica dei motori, usano semplicemente il termine da qualche parte in una pagina.

    Se vuoi ottenere un numero preciso di altri siti che ne stanno ottimizzando pagine per un determinato termine di ricerca, segui questi passaggi. Apri Google e segui questi passaggi usando la frase chiave.

    Da non fare.


    Non utilizzare i reindirizzamenti di pagina sul tuo sito. Google è stato conosciuto per penalizzare siti che utilizzano reindirizzamenti rapidi.

    • Non utilizzare "pagine doorway" ospitate su server gratuiti o creare "mini- di una pagina siti "in quanto tali pagine di solito hanno un PageRank molto basso. Trascorrere del tempo ad aggiungere nuovi contenuti al tuo sito principale invece.
    • Non ripetere più volte la parola chiave in una pagina, altrimenti Google potrebbe considerarlo come spam, così come altri motori di ricerca.
    • Non utilizzare il testo nascosto sul tuo sito, ad esempio l'utilizzo di testo bianco su bianco sfondo. I motori di ricerca considerano questo come spam.
    • Non usare testo minuscolo con caratteri estremamente piccoli. I motori di ricerca possono considera questo come spam.
    • Non utilizzare collegamenti di immagini nascoste sul tuo sito. I collegamenti alle immagini nascoste sono 1 per 1 immagini di dimensioni pixel all'interno di un tag di collegamento <A HREF>.
    • Non usare i frame. Sebbene Google possa eseguire la scansione di siti con frame, lo sono problematico in altre aree. La maggior parte dei siti non utilizza i frame.
    • Non utilizzare mappe di immagini elaborate, animazioni gratuite o Flash sul tuo sito se possibile, specialmente sulla tua home page. Google deve vedere reale contenuti testuali sulle tue pagine!

    L'importanza di Google.


    Allora perché un articolo speciale solo su Google? Non ci sono centinaia di motori di ricerca fuori là di cui bisogna preoccuparsi? Ci sono molti altri motori di ricerca, ma Google è il più importante, il più usato e il più importante di tutti.

    Google attualmente fornisce anche risultati di ricerca ad altri motori di ricerca "partner" e le directory. Ciò significa che una classifica n. 1 su Google ti porterà probabilmente al n. 1 classifica anche su questi siti partner! Dico "probabile" perché i siti partner tendono a mescolare i loro risultati un po 'in modo che le classifiche tra i partner potrebbero non essere esatte.

    Con i suoi partner inclusi, solo Google è responsabile di alimentare oltre il 70% di tutti traffico dei motori di ricerca verso siti Web.

    Chiaramente, Google è il luogo in cui è necessario concentrare innanzitutto le attività di promozione del sito Web.

    Guida a Pinta validissimo editor grafico gratuito e open source: installazione.

    Installazione di Pinta
    Pinta può essere installato su Linux, Mac, Windows o * BSD. Per questo motivo, esistono diversi modi per installare Pinta in base a ciò che si sta utilizzando come sistema operativo.

    Questo documento ti mostrerà i diversi modi per installare Pinta.

    Installazione di Pinta su Ubuntu
    Installa Pinta dal repository Ubuntu predefinito
    Pinta è disponibile nel repository Ubuntu predefinito. Puoi installarlo usando:

    Fare clic su Ubuntu Software Center da Launcher (pannello icona sito sinistro).
    Nella casella di input in alto a destra digitare: Pinta e premere Invio.
    Pinta viene visualizzato sotto l'elenco. Fare clic su di esso e fare clic sul pulsante Installa.
    Ma Pinta dal repository Ubuntu predefinito può essere una versione precedente, quindi potresti voler installare una versione più recente di Pinta dal repository PPA dei manutentori di Pinta. Vedi sotto.

    Installa Pinta dal repository PPA dei manutentori di Pinta utilizzando l'interfaccia utente grafica (per i principianti)
    Il software nel repository Ubuntu predefinito può non essere aggiornato. I manutentori di Pinta offrono versioni più recenti nel repository di software denominato PPA. In Ubuntu è molto semplice aggiungere un nuovo PPA agli elenchi dei repository software per installare nuovo software o fornire aggiornamenti di sistema.

    Fare clic su Ubuntu Software Center da Launcher (pannello icona sito sinistro).
    Dal menu Modifica, fare clic su Sorgenti software.
    Fai clic sulla scheda Altro software.
    Nella parte inferiore della finestra di dialogo fai clic sul pulsante Aggiungi.
    Incolla: deb http://ppa.launchpad.net/pinta-maintainers/pinta-daily/ubuntu ubuntu_version main
    Nota: invece di ubuntu_version usare: preciso per Ubuntu 12.04, fidato per Ubuntu 14.04, utopico per Ubuntu 14.10 o vivido per Ubuntu 15.04.
    Fare clic sul pulsante Chiudi, quindi nella casella di input in alto a destra digitare Pinta e dall'applicazione elencata fare clic sul pulsante Installa nel programma Pinta.
    Installa Pinta dal repository PPA dei manutentori di Pinta usando il terminale (per utenti esperti)
    Terminale aperto con CTRL + ALT + T Aggiungi repository PPA stabile Pinta:

    sudo add-apt-repository ppa: pinta-maintainers / pinta-stable

    Nota: invece di pinta-stabile è possibile aggiungere pinta ogni giorno se si desidera testare Pinta più recente e più grande, ma potrebbe essere difettoso.

    Aggiorna gli elenchi dei pacchetti di sistema:

    sudo apt-get update

    Installa Pinta:

    sudo apt-get install pinta

    Installazione di Pinta su * BSD
    FreeBSD e DragonFly BSD
    Pinta è disponibile nelle porte BSD FreeBSD e DragonFly.

    Puoi installare il pacchetto binario usando:

    sudo pkg installa pinta

    o compilarlo usando:

    cd / usr / doors / graphics / pinta && sudo rendono l'installazione pulita

    OpenBSD
    Pinta è disponibile nelle porte OpenBSD.

    Puoi installare il pacchetto binario usando:

    sudo pkg_add pinta

    o compilarlo usando:

    cd / usr / doors / graphics / pinta && sudo make install

    Usando il Tarball
    Un tarball è come un file ZIP. È un singolo file con molti file al suo interno. Come un file ZIP, deve essere estratto prima di poter utilizzare i file in essi contenuti.

    Innanzitutto, devi scaricare il tarball. Vai alla pagina di download e fai clic sul collegamento Download in Tarball. Scarica il file dove vuoi, assicurati di ricordare dove.

    In secondo luogo, dobbiamo estrarlo. Puoi utilizzare il mouse per fare clic con il pulsante destro del mouse sul file Tarball e selezionare "Estrai qui" oppure puoi utilizzare il terminale se ti senti più a tuo agio.

    Ecco il comando per estrarre i file tramite il terminale, assicurati di trovarti nella stessa cartella del tarball:

    Guida introduttiva di Chrome: modifica delle impostazioni relative a immagini, JavaScript e altri contenuti web.

    Puoi scegliere la modalità con cui Chrome gestisce cookie, immagini e plug-in nelle impostazioni relative ai contenuti.

     

    Queste impostazioni controllano quali contenuti i siti web possono presentarti e quali informazioni possono utilizzare durante la tua esplorazione.

     

    Su un computer.

    Per aprire le impostazioni di Chrome relative ai contenuti da un computer, procedi nel seguente modo:

    Nell'angolo in alto a destra della finestra del browser, fai clic sul menu Chrome Chrome menu.

     

    Seleziona Impostazioni.

     

    Fai clic su Mostra impostazioni avanzate in basso.

    Fai clic sul pulsante Impostazioni contenuti nella sezione "Privacy".

     

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