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VM Ware per eseguire più sistemi operativi in un ambiente virtuale

VMware è un serie di software sviluppati dalla VMware Inc. che consentono di eseguire più sistemi operativi in un ambiente virtuale.

Il primo vantaggio che si può vedere e capire logicamente è la possibilità di poter implementare su una piattaforma con sistema operativo Windows o Linux e con relativo hardware, un numero n di altre macchine virtuali con sistema operativo diverso.

Questo genere di software vengono definiti virtual machine, macchine virtuali, termine che sta ad indicare la creazione di uno o più ambienti virtuali in un unico computer, fornisce una completa emulazione dell'hardware senza intaccare le risorse della macchina nativa ed emulando sistemi operativi tra loro differenti.

Si può pensare che le prestazioni del sistema operativo emulato possano esser minori rispetto a quelle che ha il sistema operativo se fosse eseguito "realmente" ma in realtà le prestazioni sono comparabili perché il sistema è pensato per essere eseguito su macchine multiprocessore: ogni virtual machine lavora con un core, o lo gestisce in real-time in base a criteri di condivisione e si possono quindi ottenere prestazioni elevate (da sistema nativo).
VMware riesce ad emulare architetture x86 (con processore Intel Pentium1-4 oppure AMD Athlon) e x86-64 (AMD Athlon 64/ Intel Xeon) ed emula anche processori dual-core.

VMware è disponibile per Microsoft Windows, GNU/Linux e Mac OS X.

L'11 settembre Canonical Ltd., sponsor commerciale di Ubuntu, ha annunciato la disponibilità di JeOS (Just Enough Operanting System) Edition. Scopo: ottimizzare la VMWare per il pinguino.

Ecco le news:

Ubuntu JeOS (pronounced "Juice") is an efficient variant of the popular desktop and server operating system, configured specifically for virtual appliances.

"The efficiencies inherent in an operating system that is built for a virtualised world mean that ISVs looking to deploy their applications in this lucrative and growing market have an obvious deployment target in the Ubuntu JeOS Edition," said Stephen O'Grady, analyst at RedMonk. "As the delivery platforms and economics of licensing continue to change, the flexibility and reach of the Ubuntu operating system make it an increasingly popular choice for far sighted ISVs."

ISVs looking to develop virtual appliances will have a compelling platform in Ubuntu JeOS, an OS optimised for virtualisation that greatly reduces the complexity and maintenance overhead normally associated with general purpose operating systems. Ubuntu JeOS Edition has been tuned to take advantage of key performance technologies of the latest virtualisation products from VMware. This combination of reduced size and optimized performance ensures that Ubuntu JeOS Edition delivers a highly efficient use of server resources in large virtual deployments.

"Canonical has produced a robust virtualised OS core in the Ubuntu JeOS Edition that is optimized for virtual appliances," said Dan Chu, vice president of emerging products and markets at VMware. "Virtual Appliances are fundamentally changing how software is developed and deployed, with ISVs now including a thin and highly optimized OS along with their application in a ready-to-run virtual machine. We are excited that Canonical is providing Ubuntu JeOS for vendors interested in building VMware virtual appliances."

Business Objects today unveiled a virtual appliance based on Ubuntu JeOS that is being demonstrated at VMworld.

"Ubuntu fits naturally into the place where computing is happening today," said Mark Shuttleworth, founder of the Ubuntu Project. "Virtualisation is the key driver of data center restructuring at present, and Ubuntu's popularity with developers makes it an excellent choice for the next generation of virtualized environments. We have worked with VMware to deliver a version of Ubuntu that complements its exceptional virtualisation capabilities, providing a solution for the ISVs building virtual appliances and for the enterprises planning to deploy them."

About Canonical and Ubuntu

Canonical, the commercial sponsor of Ubuntu, is headquartered in Europe and is committed to the development, distribution and support of open source software products and communities. World-class 24x7 commercial support for Ubuntu is available through Canonical's global support team and partners. Since its launch in October 2004 Ubuntu has become one of the most highly regarded Linux distributions with millions of users around the world. Ubuntu will always be free to download, free to use and free to distribute to others. With these goals in mind, Ubuntu aims to be the most widely used Linux system, and is the centre of a global open source software ecosystem. For more information visit www.canonical.com or www.ubuntu.com.



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Penny Arcade Adventures: nuovo gioco commerciale per Linux

Penny Arcade Adventures: nuovo gioco commerciale per Linux

La Hothead Games ha da poco reso noto che lancerà presto sul mercato un nuovo gioco commerciale basato sui popolari personaggi comici di Penny Arcade. Il gioco, oltre al pieno supporto per i ben noti sistemi operativi, sarà disponibile anche per GNU/Linux.

La notizia può risultare, ad una prima lettura, entusiasmante e strana al tempo stesso. Strana perché si sa che i giochi, sopratutto quelli commerciali, non è che siano mai andati molto d’accordo con il sistema operativo del pinguino. E’ stata infatti, questa, per molto tempo definita da molti utenti una delle poche pecche di GNU/Linux rispetto ai diretti avversari.

Il gioco si chiamerà “Penny Arcade Adventures: On the Rain-Slick Precipice of Darkness“. Joeal DeYoung, COO della società video ludica, ha spiegato a Linux.com i motivi di questa scelta: “Alla Hothead abbiamo da sempre pensato che il nostro giocatore non debba essere costretto ad utilizzare un determinato sistema operativo per giocare al suo gioco preferito. Diversamente, deve essere proprio lui a scegliere anche, e sopratutto, la piattaforma e il sistema operativo su cui giocarci“.


E a quanto pare anche tutti gli altri titoli della società adottano questa filosofia. Supporto alla maggior parte dei sistemi operativi utilizzati: Windows, Mac e GNU/Linux. L’intenzione della società è chiara: “vogliamo giocare un ruolo chiave nel processo di innovazione video ludica sul pinguino. In particolare ci piacerebbe vedere quanti più giochi possibili supportati per questo sistema operativo in quanto crediamo nei benefici che GNU/Linux è in grado di portare sia a suoi giocatori che ai suoi sviluppatori“.

Il gioco è stato annunciato appena un mese fa ma pare sarà disponibile già a partire dall’inizio del prossimo anno. Il prezzo è fissato sui 20 dollari ad episodio. Al di la della bella mossa della Hothead si spera in un sempre maggiore interessamento a GNU/Linux anche da parte dell’industria video ludica che conta. Oramai il nostro amato pinguino non è più un caso isolato ma un sistema operativo da prendere sempre più in considerazione.

Screenshots:

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Il laptop perfetto di Ubuntu

Dopo aver conquistato le attenzioni di Dell e averla dunque spinta a lanciare sul mercato dei sistemi interamente basati su Ubuntu, il capo supremo di Ubuntu, Mark Shuttleworth, ha un’altra idea: un computer portatile ottimizzato per solo software libero.


L’ultima sfida lanciata da Shuttleworth è quella di creare un laptop capace di utilizzare perfettamente solo software libero. Ovviamente per fare ciò c’è bisogno che l’ipotetico sistema sia in grado di soddisfare alcuni requisiti hardware.

Tra i tanti sicuramente quello di utilizzare un adattatore WiFi della Intel, capace dunque di utilizzare solo driver open-source, allo stesso modo per la scheda grafica, sempre della Intel, supporto minimale ad ACPI, almeno cinque ore di autonomia utilizzando la tecnologia tickless del kernel Linux e per concludere una risoluzione dello schermo di almeno 1024 x 768 pixel o superiori.

Attualmente si tratta soltanto di una proposta ma se qualcuno nel mondo dell’industria informatica si farà avanti, Shuttleworth, Canonical ed Ubuntu sono già pronti a collaborare con la società OEM in questione per creare un portatile in grado di soddisfare i requisiti prima descritti. A questo scopo è stato creato un Wiki e una newsletter per discuterne meglio ed in maniera più dettagliata.

Creare DVD con Kino e ManDVD

Creare DVD e slideshow interattivi su Ubuntu con Kino e ManDVD

Kino per acquisire il filmato e convertirlo in Mpeg

Scarica Kino per Ubuntu Feisty Fawn

ManDVD per creare tramite interfaccia grafica il Dvd, compreso di menu interattivo e lo slideshow

Scarica ManDVD per Ubuntu Feisty Fawn

Adesso vi illustro i passaggi che ho effettuato per arrivare al risultato finale.

Innanzitutto ho collegato la videocamera, una Panasonic Gs150, tramite la porta firewire al computer ed ho acquisito il filmino con Kino, camcorder riconosciuto al volo ed acquisizione perfetta. Successivamente, sempre in Kino, ho esportato il video acquisito in DV Raw, che ha occupato circa 10 GB per 50 minuti, in formato Mpeg, più facilmente manipolabile e di dimensioni più contenute

Esportare il filmato in Mpeg con Kino

La conversione ci ha messo un po’ sulla mia configurazione, circa 2 ore, ed il file generato ha occupato circa 3 GB.

Al filmato avrei potuto applicare svariati effetti e transizioni tra un fotogramma e l’altro direttamente da Kino, ma non ne ho avuto la necessità, volevo ottenere qualcosa di semplice e non troppo ricercato.

Fatto ciò ho aperto ManDVD, che mi accoglie con una schermata in cui scegliere la cartella di destinazione e lo standard video per il filmato, PAL o NTSC, oppure di aprire un progetto salvato in precendenza

Schermata avvio ManDVD
^Clicca per ingrandire^

Ho scelto dunque di iniziare un nuovo progetto ed ho aggiunto il video tramite il primo bottone della barra laterale con la dicitura, decisamente autoesplicativa, Aggiungi un video al progetto.

Video aggiunto su ManDVD
^Clicca per ingrandire^

Come si può vedere dall’immagine, sulla parte laterale destra della finestra sono presenti alcune opzioni per modificare le scene, aggiungere alcuni effetti ( molto meglio Kino per questo ), i sottotitoli, la divisione in capitoli ( che CONSIGLIO VIVAMENTE, ci servirà dopo ), l’icona rappresentativa del video, etc…, tutte voci che faranno aprire delle finestre in cui si potrà facilmente intereagire con il filmato.

Qualche esempio

Scelta icona del filmato direttamente da un fotogramma Taglia il video Genera i capitoli

Premendo sul pulsante Prossimo sono approdato alla seconda fase, la creazione del menu interattivo del nostro Dvd; per l’occasione, come immagine di sfondo ho utilizzato il mio bel faccione

Creazione menu DvD

^Clicca per ingrandire^

ma è possibile scegliere anche uno sfondo monocromatico o addirittura un video. In questa stessa schermata è possibile inserire un file musicale che farà da sottofondo ed il font per le voci di menu.

A configurazione terminata, cliccando ancora una volta su Prossimo, sono passato alla scelta della posizione dei video all’interno del menu e dei relativi riferimenti ad ogni capitolo, in cui precedentemente ho suddiviso il video.

Aggiunta video e capitoli al menu
^Clicca per ingrandire^

Lo step successivo ci porta alla creazione del DVD

Genera il DVD
^Clicca per ingrandire^

dove, una volta cliccato su Genera la struttura del DVD, partirà il processo di genesi del nostro DVD; la durata sulla mia macchina è stata intorno ai 10-15 min ed una volta finito ho potuto masterizzare direttamente tramite K3b il tutto, soddisfatto del risultato ottenuto.

La creazione dello slideshow da mettere su DVD

Generare lo slideshow a partire dalle foto è stato ancora più semplice, infatti mi è bastato dare in pasto al programma la cartella contenente le immagini precedentemente modificate ( ma è possibile farlo anche da ManDVD stesso ) ed una volta importate applicare gli effetti ed una colonna sonora. La procedura è veramente semplice, quindi invece che descriverla passo passo, mi limiterò a lasciarvi come al solito con qualche diapositiva ^_^

Creazione dello slideshow, pagina principale Creazione dello slideshow, codifica partita Creazione dello slideshow, processo terminato

Ubuntu Multimedia center

Ubuntu Multimedia Center

Dopo Linux Mint ecco arrivare un’altra derivata di Ubuntu con supporto a codec proprietari e funzionalità multimediali.

Si chiama Ubuntu Multimedia Center viene distribuita come LiveCD installabile su hard disk e per ora permette senza fatica di ascoltare o vedere file codificati in qualsiasi formato. Ma non è tutto.

L’idea dei creatori è quella di integrare funzionalità simili a MythTV trasformando Ubuntu Multimedia Center in un media center e Personal Video Recorder (PVR) di tutto rispetto senza configurare nulla.

Vedremo che cosa sapranno fare gli sviluppatori per far trovare posto all’ennesima derivata…
Intanto per chi vuole vedere Ubuntu Multimedia Center è disponibile uno screenshot tour su DebianAdmin.

La ISO di 660MB è scaricabile dalla download page.

K3b

è appena arrivato K3B 1.0.2 nel repository di Ubuntu Gutsy e di conseguenza compilato, impacchettato e inserito nel repository di Pollycoke.

k3b.jpg

Consigliato di installare altri pacchetti non ufficiali.

Ecco i pacchetti deb per Ubuntu Dapper (i386)

File k3b1-0-dapper.tar.gz (12.05 MB) mirror

Verificate che nel vostro sistema sia installato il pacchetto

dvd+rw-tools 7.06~dapper2

pacchetto presente nel deposito dapper-backports (verificate sia attivato)

deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ dapper-backports main restricted universe multiverse

Rimuovete il pacchetto

sudo dpkg -r libk3b2-mp3

se l’avevate installato
(và in conflitto, i plugin mp3 sono integrati nel nuovo pacchetto).

Scompattate l’archivio e nella cartella digitate:

sudo dpkg -i libk3b*.deb
sudo dpkg -i k3b_1.0_i386.deb

In caso (probabile) di pacchetti non configurati perchè manca qualche dipendenza

sudo apt-get install -f

e scaricate installate i pacchetti proposti che mancano

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poi in ogni caso digitate

sudo dpkg -i *.deb

Al primo avvio vi dirà che un programma non ha i diritti di root.

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Avviate come proposto il configuratore k3bsetup, lasciate com’è, applica, poi ok.

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Riavviate k3b. Ora dovreste visualizzare:

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NON SI GARANTISCE IN ALCUN MODO IL CORRETTO FUNZIONAMENTO
DI QUESTI PACCHETTI. SE LI INSTALLATE LO FATE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO.

Se non vi piace, non funziona eccetera

sudo dpkg -r lib3b2-dev lib3b2 k3b k3b-i18n

poi reinstallate il k3b precedente da adept/synaptic.

In attesa di Firefox 3

Si avvicina sempre più l'uscita di Firefox 3 che nel mese di Luglioè stato rilasciato nella prima versione beta, mentre una seconda versione beta è prevista per Settembre.

Successivamente verrà resa disponibile quindi la versione ufficiale di Firefox 3 che dovrebbe arrivare in autunno.


Per il momento procede lo sviluppo di Gran Paradiso, che è arrivato alla sesta versione Alpha, che altro non è che il futuro Firefox3.

Questa versione Alpha 6 si può già scaricare direttamente dal sito di Mozilla, anche se è seggerita l'installazione solo ai tester ed agli sviluppatori del Browser.

Firefox3 avra’ un nuovo download manager.

Gia’ con l’ultima nightly build lo si puo’ cominciare a vedere: interfaccia migliorata, ricerca dei download e probabilmente supporto al resume (la funzione che piu’ attendevo)…

Inoltre al Blackhat 2007 e’ stato presentato Javascript-fuzzer, che permette di testare la sicurezza del browser e trovarne i problemi piu’ grandi.

Pidgin

Pidgin è un client di messaggistica istantanea multi-protocollo, esso permette di collegarsi contemporaneamente a più network (AIM, Gadu-Gadu, Groupwise, ICQ, IRC, Jabber, MSN, Yahoo e molti altri) rendendo possibile dialogare con colleghi e amici.

Installazione da repository


Al momento Pidgin non è presente nei repository di Ubuntu 7.04 «Feisty Fawn», ma è già presente in quelli di Ubuntu 7.10 «Gusty Gibbon».

Le seguenti istruzioni sono adatte alla versione 7.04 «Feisty Fawn».

Preparativi


È necessario aggiungere dei repository esterni per poter procedere all'installazione.

Aprire il file /etc/apt/sources.list e aggiungere le righe relative alla propria architettura:

  • i386:
    deb http://www.telemail.fi/mlind/ubuntu feisty main
    deb-src http://www.telemail.fi/mlind/ubuntu feisty main
    
    Per autenticare i pacchetti è sufficiente digitare il seguente comando:
    wget http://www.telemail.fi/mlind/ubuntu/937215FF.gpg -O- | sudo apt-key add -
    
  • amd64:
    deb http://janvitus.interfree.it/ubuntu/ feisty-upure64 main-amd64
    deb-src http://janvitus.interfree.it/ubuntu/ feisty-upure64 main-amd64
    
    Per autenticare i pacchetti è sufficiente digitare il seguente comando:
    wget http://janvitus.interfree.it/ubuntu/2C4C84CC.gpg -O- | sudo apt-key add -
    
Infine, non resta che digitare i seguenti comandi:
sudo apt-get update
sudo apt-get upgrade

Come utilizzare Firebug per modificare il layout del tuo blog

Firebug - Web Development EvolvedFirebug è un plugin per Firefox che, tra le molte funzionalità offerte, permette di modificare in real-time molti aspetti relativi ad una pagina web e vedere subito i risultati ottenuti.


Utilizzando questa tecnica (Firebug + un paio di neuroni sani), sarà possibile modificare ogni dettaglio del proprio sito web (in questo caso un blog wordpress) e vedere immediatamente i risultati ottenuti.


In questo primo screencast vediamo come utilizzare Firebug per modificare il layout del tuo blog wordpress in maniera molto semplice, e soprattutto senza conoscere i numerosi dettagli che compongono i fogli di stile CSS.


Con un pò di intuito potrai raggiungere facilmente il layout che desideri. Questa tecnica, che per alcuni può risultare poco elegante, permetterà di fare delle piccole modifiche al layout del tema in pochissimo tempo.



Per vedere il video nelle dimensioni originali clicca quì

fonte: Daniele Salamina



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