-->

Ubuntu, chiave per la crescita di Linux

http://www.guidaacquisti.net/_immagini/guida/ubuntu.jpg
The Economist(*), il noto quotidiano londinese segnala il fatto che parecchie aziende che tradizionalmente adottavano una filosofia mirata al software proprietario nel futuro apriranno le sue porte al software Open Source.

Secondo l'autore ne Apple ne Microsoft potranno respingere la concorrenza di prezzi gratuiti che oggi per oggi offrono al mercato la maggior parte delle soluzioni Linux, un elemento da non trascurare in un momento cruciale dell'economia mondiale in cui tutte le aziende, piccole e grosse, cercano di ridurre i costi.

Inutile dire l'importanza di Ubuntu in questo contesto.

A questo punto non è azzardato dire che presto gli utenti Linux supereranno sicuramente a quelli di Mac OS e magari in un futuro non troppo lontano anche ai ragazzi di casa Richmond.

Lettura completa dell'articolo

(*)L’Economist è uno dei migliori giornali del mondo, famoso per le sue analisi inappuntabili specie sui temi di politica estera ed economia e per le sue opinioni schiette, intelligenti, mai nascoste (esattamente il contrario della falsa idea che si ha in Italia del giornalismo anglosassone in doppio petto e distaccato dalla realtà). Gli articoli non sono firmati, come la prima e la terza pagina di un piccolo quotidiano italiano. Fondato nel 1843, diretto anche dal grande pensatore e costituzionalista Walter Bagehot, l’Economist prende sempre posizione, spesso incurante dell’assoluto minoritarismo delle sue scelte.

Creare backups del sistema per salvaguardare i dati

Visto i numerosi problemi che ed inconvenienti che possono accadere con un computer sicuramente un metodo per salvaguardare i dati è di usare più partizioni, una per la root e una per la home, così in caso di inaccessibilità alla root o robe simili basta reinstallare il sistema ma i dati restano nella home.

Però se poi vogliamo ripristinare tutto come era prima bisogna avere a disposizione un elenco dei pacchetti installati e delle configurazioni.

Questo è possibile salvando la directory /etc/ (configurazione)

e dando un dpkg --get-selections per avere l'elenco dei pacchetti

per automatizzare il tutto si può usare cron o meglio le crontab, cron è una applicazione che ad un ora stabilita fa un comando prescelto.

Innanzitutto creiamo uno script che faccia la copia e crei un archivio

#!/bin/bash
cd /home/USER/
rsync -a -v --delete /etc backup/etc
dpkg --get-selections > backup/dselct
tar -czvf backup_`date +%Y-%m-%d`.tar.gz backup/

il primo comando serve a spostarsi nella home così da non scrivere il percorso assoluto in tutti i comandi successivi

allora la seconda riga usa rsync per sincronizzare la cartella etc con etc dentro backup cioè una cartella nella home che teoricamente non dovrebbe essere toccata
-a sta per sincronizza ricorsivamente tutte le cartelle
-v stampare a video i file e le directory che sincronizza (non indispensabile)
--delete serve a cancellare i file che mancano nella dir di origine

il terzo comando serve per inviare al file dselct l'elenco dei file installati

l'ultimo comando serve per creare un archivio della cartella backup ora vediamo in dettaglio il codice
-c sta per create cioè creare il file
-z sta per il metodo di compressione gzip per creare un file tar.gz
-v elenca i file che sta comprimendo
-f serve per specificare il nome del file da creare

come potete vedere poi ho messo un comando nel nome cioè `date +%Y-%m-%d` che serve ad aggiungere la data per una maggiore facilità di lettura.

per far si che il tutto funzioni bisogna creare a mano nella home la directory backup

fatto ciò lo salviamo come dbackup e lo copiamo in /usr/local/bin/ gli diamo un chmod +x dbackup e il gioco per ora è fatto, così possiamo richiamarlo da shell scrivendo solo dbackup

ora dobbiamo configurare le crontab
facciamo così:
nano /etc/crontab

e aggiungiamo questa riga
0 22 * * * root /usr/local/bin/dbackup

analizziamola:


Il primo numero che leggiamo serve ad indicare i minuti, il secondo le ore, giorno del mese, mese, giorno della settimana i tre asterischi stanno ad indicare non impostato quindi questo agisce tutti i giorni, la distinzione tra giorni del mese e giorni della settimana serve per fare in modo da poter far ripetere una determinata azione o una volta al mese o alla settimana; root sta ad indicare l'utente che dovrà eseguire l'operazione, visto che agisce su file appartenenti a root e comandi che solo lui può eseguire bisogna mettere root l'ultimo parametro indica il percorso dello script da eseguire.

Nel mio caso tutti i giorni alle 10 di sera verrà creato un archivio tar.gz con i file indispensabili.

La scelta di prima copiare i dati nella home poi creare un archivio è dovuta dalla comodità che ne deriva cioè se c'è bisogno di ripristinare al volo non bisogna neanche scompattare l'archivio basta copiare.

Volendo l'archivio è possibile inviarlo ad un proprio server ftp così da tenerlo sempre al sicuro o ... di copiarlo automaticamente da qualche parte basta aggiungere i comandi adeguati allo script, io lo trovo comodo così già nella home è al sicuro poi io a mano lo copio o su una chiavetta o su internet dipende.

Lo script lo potete trovare nella sezione download ricordatevi che è da Modificare

fonte: Darkmagister

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Universo Linux


Linux kernel 2.6.24

http://www.tomshw.it/articles/20071011/linux_kernel_c.jpg
The latest snapshot for the stable Linux kernel tree is: 2.6.24-rc6-git1 rilasciata qualche ora fa.

Changelog

Molti utenti di computer fanno girare ogni giorno una versione modificata del sistema GNU (18k caratteri), ma non se ne rendono conto. Per una singolare combinazione di eventi, la versione di GNU attualmente più diffusa è più spesso nota come "Linux'' e molti utenti non sono consapevoli di quanto sia collegata al Progetto GNU.

Esiste davvero un Linux; si tratta di un kernel, che queste persone stanno utilizzando. Ma non si può utilizzare un kernel da solo; un kernel è utile soltanto in quanto parte di un sistema operativo completo. Linux è normalmente utilizzato in combinazione con il sistema operativo GNU: il sistema è fondamentalmente GNU e ha Linux come kernel.

Molti utenti non si rendono completamente conto della differenza che c'è tra il kernel, che è Linux, e il sistema completo, che viene anche chiamato "Linux". L'uso ambiguo del nome non ne facilita però la comprensione.

I programmatori di solito sanno che Linux è un kernel. Ma siccome hanno di solito sentito chiamare "Linux" anche il sistema completo, spesso immaginano una storia che corrisponda a quel nome. Per esempio, molti credono che quando Linus Torvalds ebbe finito di scrivere il kernel, i suoi amici si guardarono intorno alla ricerca di altro software libero e, come per caso, era già disponibile la maggior parte di quanto necessario per costruire un sistema compatibile con Unix.

Quello che trovarono non era casuale: si trattava del sistema GNU. Il software libero disponibile si aggiunse a un sistema completo perché il Progetto GNU stava lavorando dal 1984 per creare un tale sistema completo. Il Manifesto GNU (31k caratteri) si era prefisso l'obiettivo di sviluppare un sistema libero compatibile con Unix chiamato GNU. L'Annuncio iniziale del Progetto GNU delinea inoltre alcuni dei piani originali per il sistema GNU. Al momento in cui fu scritto Linux, il sistema era quasi finito.

La maggior parte dei progetti di software libero ha lo scopo di sviluppare un programma che svolga un particolare lavoro. Per esempio, Linus Torvalds si propose di scrivere un kernel compatibile con Unix (Linux); Donald Knuth si propose di scrivere un impaginatore di testi (TeX); Bob Scheifler si propose di sviluppare un sistema a finestre (X Windows). E' naturale misurare il contributo di questo tipo di progetti in base ai programmi specifici che questi hanno prodotto.

Se cercassimo di quantificare il contributo del Progetto GNU in questo modo, che cosa concluderemmo? Un distributore di CDROM trovò che nella sua "distribuzione Linux", il software GNU costituiva il contributo maggiore, circa il 28% del totale del codice sorgente, inclusi alcuni dei principali componenti essenziali senza i quali non potrebbe esserci nessun sistema. Linux propriamente detto costituiva circa il 3%. Quindi se si dovesse scegliere un nome per il sistema in base a chi scrisse i programmi che ne fanno parte, la scelta più appropriata sarebbe "GNU".

Ma non crediamo che questo sia il giusto modo di considerare la questione. Il Progetto GNU non era, e non è, un progetto per lo sviluppo di pacchetti software specifici. Non era un progetto per lo sviluppo di un compilatore C, anche se lo abbiamo fatto. Non era un progetto per lo sviluppo di un editor di testi, anche se ne abbiamo sviluppato uno. Lo scopo del progetto GNU era sviluppare un sistema libero completo compatibile con Unix.

Molte persone hanno dato importanti contributi al software libero presente nel sistema e tutti meritano riconoscimento. Ma il motivo per cui si tratta di un sistema, e non soltanto di una collezione di programmi utili, è che il Progetto GNU si è dato da fare perché questi programmi costituissero un sistema unitario. Abbiamo fatto un elenco dei programmi necessari per fare un sistema libero completo e sistematicamente abbiamo trovato, scritto o trovato chi scrivesse tutti i programmi presenti nel nostro elenco. Abbiamo scritto parti importanti, essenziali ma non divertenti, come l'assemblatore e il linker, perché senza questi strumenti non si può avere un sistema. Un sistema completo ha bisogno di ben altro oltre agli strumenti per la programmazione: la Bourne Again SHell (bash), l'interprete PostScript Ghostscript e la libreria C GNU sono altrettanto importanti.

All'inizio degli anni '90 avevamo messo insieme l'intero sistema ad eccezione del kernel (ma stavamo anche lavorando su un kernel, GNU Hurd, che si appoggia su Mach). Lo sviluppo di questo kernel è stato molto più difficile di quanto ci aspettassimo e stiamo ancora lavorando per finirlo.

Per fortuna, non occorre aspettare che sia terminato, perché Linux sta già funzionando. Quando Linus Torvalds ha scritto Linux, ha colmato l'ultima grossa lacuna. Si è potuto quindi mettere insieme Linux ed il sistema GNU per ottenere un sistema libero completo: un sistema GNU basato su Linux (o, abbreviato, sistema GNU/Linux).

Mettere insieme i due sembra semplice, ma non è stato un lavoro facile. La libreria C GNU (abbreviata in glibc) ha dovuto essere modificata considerevolmente. L'integrazione di un sistema completo come una distribuzione che funzionasse "così com'è" è stato un lavoro altrettanto impegnativo. Ha richiesto il confronto con i problemi dell'installazione e dell'avvio del sistema, problemi che non avevamo ancora affrontato perché non eravamo ancora arrivati a quel punto. Le persone che avevano sviluppato le varie distribuzioni del sistema diedero un contributo sostanziale.

Oltre a GNU, un altro progetto ha prodotto indipendentemente un sistema operativo libero compatibile con Unix. Questo sistema è conosciuto con il nome di BSD ed è stato sviluppato all'Università di Berkeley. Gli sviluppatori di BSD sono stati ispirati nel rendere il loro lavoro software libero dall'esempio fornito dal Progetto GNU e talvolta sono stati incoraggiati da attivisti di GNU, ma il loro lavoro in realtà si sovrappone poco con GNU. Gli attuali sistemi BSD usano del software GNU, proprio come il sistema GNU e le sue varianti usano del software BSD; ma presi nel loro complesso, sono due sistemi differenti che si sono evoluti separatamente. Un sistema operativo libero di oggi è quasi certamente o una variante di un sistema GNU o un tipo di BSD.

Il Progetto GNU supporta sia i sistemi GNU/Linux sia il sistema GNU, anche con finanziamenti. Abbiamo finanziato la riscrittura delle estensioni relative a Linux alla libreria C GNU, che ora sono ben integrate e i sistemi GNU/Linux più recenti usano la versione attuale della libreria senza modifiche. Abbiamo anche finanziato una prima fase di sviluppo di Debian GNU/Linux.

Oggi usiamo sistemi GNU basati su Linux per la maggior parte del nostro lavoro e speriamo che li utilizziate anche voi. Ma per favore non confondete il pubblico utilizzando il termine "Linux" in modo ambiguo. Linux è il kernel, una delle componenti essenziali del sistema. Il sistema nel suo complesso è più o meno il sistema GNU.

Esiste un certo numero di aziende che vendono computer con preinstallati sistemi GNU/Linux completamente liberi.

Autore: Richard Stallman


AmaroK. uno dei migliori lettori multimediali open source per riprodurre e gestire file audio.

Amarok è un lettore multimediale di file audio sviluppato per l'ambiente desktop KDE, è però utilizzabile anche in altri ambienti desktop. Attualmente viene rilasciato indipendentemente dal pacchetto kdemultimedia in quanto parte del modulo extragear.

Il nome deriva dall'album Amarok di Mike Oldfield. Poiché amarok (o amaroq) nella lingua Inuktitut significa lupo, il tema del lupo è richiamato nella grafica del programma, a cominciare dall'icona.

Il passaggio a KDE 4 ha offerto agli sviluppatori l'occasione per una profonda revisione del programma. Questo ha comportato un'iniziale diminuzione delle funzionalità presenti progressivamente aggiunte con le nuove versioni della serie 2.

Una caratteristica di Amarok è la possibilità di ricercare informazioni sui brani ascoltati, come il testo della canzone, la copertina dell'album o le informazioni sull'autore da vari servizi presenti su Internet, come MusicBrainz o Amazon.com.

Inoltre è possibile visualizzare informazioni sull'autore, l'album o la traccia del brano che si sta ascoltando da Wikipedia.

Una funzionalità integrata è la possibilità di collegarsi automaticamente con un account del sito last.fm: Amarok spedisce automaticamente i dettagli dei brani ascoltati, in modo da partecipare alle comunità musicali del sito.

Sempre grazie a un collegamento a Internet, il programma è in grado di indicare artisti collegati a quello attualmente in ascolto, in modo da offrire stimoli per la ricerca e l'espansione dei propri orizzonti musicali.

Dalla versione 1.4.4 Amarok è divenuto il primo lettore multimediale open source ad aver il supporto per Magnatune, il negozio online di musica digitale libera da DRM. Magnatune afferma che per ogni canzone venduta metà del ricavo va all'artista e il 10% della quota mensile dell'utente che utilizza Amarok viene devoluto al progetto stesso.

Funzioni specifiche.

Ecco una lista delle principali funzioni di Amarok:

* Procedura di configurazione al primo avvio.
* Per la gestione audio si appoggia al sottosistema multimediale Phonon fornito da KDE 4.
* Possibilità di gestire i metadati dei file musicali (anche in gruppo) integrato con il database online di MusicBrainz.
* Download automatico delle copertine dei CD audio da Amazon.com e gestore delle stesse integrato.
* Browser delle scalette per gestire le collezioni musicali.
* Sistema di valutazione della propria musica.
* Supporto integrato per lettori audio USB, con interfaccia MTP ed anche iPod.
* Possibilità di masterizzare i CD grazie al supporto integrato per K3b.
* Testi delle canzoni scaricati in automatico.
* Icona animata nel vassoio di sistema (opzionale).
* Supporto nativo per Audioscrobbler: scalette dinamiche possono essere generate da Last.fm.
* Potente interfaccia di scripting che consente di espandere Amarok.
* Equalizzatore grafico a 10 bande.
* Supporto per Podcasting.
* Mostra informazioni sugli artisti da Wikipedia.
* Possibilità di usare SQLite3, MySQL e PostgreSQL come database.
* Schemi di colori configurabili. Il browser interno può essere modificato con i CSS.

Aggiornamenti:

Ultima versione rilasciata: 2.3.2 beta 1 "Sentinel":

It’s summertime! Can we have your attention nonetheless? We need your testing skills! Yes, you, dear Amarok lovers, we have been working against all odds, heatwaves, rain and thunderstorms, lovely beaches and landscapes to prepare a new version just for you. Trying to fight the hardest bugs, but still adding a few nice new features, our developers have integrated these goodies:

On the database level, you can import labels from older versions and only data for tracks in the collection is imported. We added various filter possibilities for podcasts (by provider or folder group) and the Collection Browser (last played, added, track format or filesize) and also added or corrected a few shortcuts.
download



fonti: Amarok & Wikipedia

Screenshots.

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XWii e la nuova versione per Linux



Disponibile per il download il driver per controllare X con il WiiMando, il commando classico e (prossimamente) con il Nunchuk.

Compatibile con qualsiasi applicazione/gioco per Linux (sotto X). Bisogna soltanto avere l'adattatore BT che funzioni sotto Linux.

Video in www.resplect.com/xwii/demos.php


Features
  • Supports all buttons on Wii Remote and Classic Controller
  • Map to keyboard keys, or map to system commands (external programs, scripts, etc.)
  • Supports Classic Controller joystick axes as keyboard keys.
  • Supports controlling mouse with Wii Remote accelerometers (tilt sensors).
  • Supports IR-Pointer mouse, great for point-and-shoot games.


  • Nun-Chuck support in the works (set back because I don't actually own one!)

Anche l'Olanda sceglie l'Open Source

L'immagine “http://debiananwenderhandbuch.de/bilder/allgemein/osi.png” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
Anche l'Olanda ha stabilito come ultima data aprile 2008 perché tutti i ministeri ed agenzie statali comincino ad usare software open source.

La misura adottata per maggioranza cerca di coinvolgere tutti gli strati governativi ad usare software non proprietario. Ciò non togli che il software proprietario possa continuare ad essere utilizzato. In questo dovranno presentarsi i giustificativi (mancanza di un simile Open Source, rapporto prestazioni/qualità nettamente superiori, difficoltà di aggiornamento, ecc).

Lo scopo è ovviamente ridurre i costi e dependance di compagnie individuali come Microsoft Corp.

L'articolo completo potete leggerlo qui

Adesso Arkeia fa il backup anche dei server Exchange

http://www.abtech-uk.com/graphics/Arkeia_corp_logo_tn.jpg
La Arkeia ha annunicato la disponibilità di un nuovo plug-in, per server Linux/Unix, per il backup online di grandi volumi di dati di posta elettronica dei server Microsoft Exchange.

La Arkeia, leader mondiale nei software professionali di backup, ha annunciato oggi un plug-in per i server Microsoft Exchange. Le aziende che utilizzano Exchange adeso potranno gestire grossi volumi di mail con i sistemi di archiviazione di Arkeia. Il modulo di Arkeia per Exchange è progettato per garantire diversi livelli di sicurezza per i dati aziendali, con veloci restore in caso di failover del sistema.

Tutti gli aspetti dei dati di posta: mail, note, allegati sono protetti da questo sistema.
Ecco le caratteristiche del plug in:
  • Uses native Exchange Server Backup API following strict Microsoft backup formats to insure precise integration.
  • Backup types include Full, Incremental, Differential or Copy.
  • Capability for four parallel backups optimizing the backup speed for large servers with storage groups on different hard-drives.
  • Online backup and restore to database level.
  • Consistency checks during full and copy backups to insure accuracy on the fly.
  • Page zeroing security factor that erases all data from deleted e-mail.
  • Support of Site Replication Service that insures compatibility between MS-Exchange 5.5 and 2000 servers.
  • Backup of Key Management Server, allowing restoration of encrypted data.
  • Equally efficient restore options include point in time recovery of stored data and last backup restore with transaction log "replay".
http://images.vnunet.com/v7_images/software/large/bg_arkeia01.jpg
Installato su di un server Unix, o meglio Linux, Arkeia può effettuare il backup di macchine Windows da Windows NT4 fino a Windows 2003.

Arkeia permette anche l'hot backup dei registri, delle active directories, dei certificati e dei log.
Una versione demo del plug-in per MS-Exchange, compatibile con Exchange 2000 e 2003, sarà disponibilie da Ottobre.

Per maggiori informazioni www.arkeia.com.


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Zumastor, nuova kernel patch per Ubuntu packages






Zumastor, nuova kernel patch per Ubuntu packages


Zumastor è un progetto ideato dai membri di Google per portare caratteristiche dello storage enterprise su Linux (online volume backup, multiple volume snapshots, remote volume replication, etc.).

Downloads

Debian packages and source tarballs are available for download via http at http://zumastor.org/downloads. The snapshots directory contains development snapshots of the trunk and releases contains well-tested, stable releases. The latest is 0.4-r999 and individual files are linked below.

Debian/Ubuntu Packages

Release dateRevisionDebian i386 binary packagemd5 checksum
30 Nov 2007999kernel-image-2.6.21.1-zumastor-r999_1.0_i386.debd07f9d805eb98df211a270952ae08bca
30 Nov 2007999kernel-headers-2.6.21.1-zumastor-r999_1.0_i386.deb6a6372771bb593964dd340b8c685de6d
30 Nov 2007999zumastor_0.4-r999_i386.debac76e2d9d994c584f36efa19007b16d4
30 Nov 2007999ddsnap_0.4-r999_i386.debc5a61dc02356ea75a9602ba674fbc1d1

Source Tarballs

Release dateRevisiontar.gzmd5 checksum
30 Nov 2007999zumastor_0.4-r999.tar.gz27601cbf64becb67e52d578566b8a083
30 Nov 2007999ddsnap_0.4-r999.tar.gzd19e6ea9681a8faac7004a5abd829d35

Downloading via svn is probably easier, as it gets the whole tree. For stable releases, use the 0.4 branch rather than the trunk.

Features
  • Point-in-time Snapshots
    • Adds snapshotting to any Linux filesystem, without re-formatting (ext3, xfs, reiser, etc)
    • Near-zero-cost, atomic block-device snapshots
    • Copy-on-write, sharing common data between multiple snapshots
    • Performance does not degrade with multiple snapshots
    • Provided via ddsnap kernel driver and userspace ddsnap_server daemon
  • Remote replication
    • Transmits delta between snapshots
    • Optional zlib (gzip) compression
    • Optional xdelta binary difference compression (experimental)
  • Simple command line interface - zumastor script
  • Integration with kerberized NFS kernel server to support exporting a replicated volume with snapshot rollover.

Ftape, utility per il floppy controller

http://www.ftape.dot-heine.de/images/linux-ftape-med.gif
Ftape, the Linux Floppy Tape Project è un driver di periferica, che consente di utilizzare il dischetto nastro. Tutte le versioni di ftape sono protetti sotto la GNU General Public License.
1. Legalese

L'ftape-HOWTO per Linux può essere riprodotto e ditribuito, per intero o in parte, ferme restando le seguenti condizioni:

Copyright (c) 1993-1996 by Kai Harrekilde-Petersen Email:
khp@dolphinics.no

Copyright (c) 1996-1997 by Kevin Johnson Email: kjj@pobox.com

Copyright (c) 1998 by Claus-Justus Heine Email:
heine@math1.rwth-aachen.de

Il ``Linux ftape-HOWTO'' è un documento libero; è possibile riprodurlo e/o modificarlo sotto le condizioni della versione 2 (o, a seconda della propria opinione, di ogni altra versione successiva) della GNU General Public License come pubblicata dalla Free Software Foundation.

Questo HOWTO è distribuito nella speranza che risulti utile, ma SENZA ALCUNA GARANZIA; neppure di COMMERCIABILITÀ o IDONEITÀ AD UN PARTICOLARE SCOPO. È possibile ridistribuire copie di GNU Ftape-HOWTO nei termini della GNU General Public License.

L'autore incoraggia la distribuzione su larga scala di questo documento per usi personali o commerciali, fermo restando che il copyright di cui sopra rimanga intatto e che l'utilizzo sia conforme alla GNU General Public License. In sostanza è"possibile copiare e ridistribuire questo documento liberamente o mediante compenso. Nessun permesso esplicito è richiesto dall'autore per la riproduzione di questo documento con qualsiasi mezzo, fisico o elettronico.

Da notarsi che lavori derivati e traduzioni di questo documento devono aderire alla GNU General Public License e il copyright originale deve rimanere intatto. Se si contribuisce con nuovo materiale a questo documento, si deve rendere il codice sorgente (cioè il sorgente SGML) disponibile per le proprie revisioni. Si prega di rendere disponibili revisioni e aggiornamenti direttamente all'autore: contattare a mezzo posta elettronica. Questo permetterà all'autore di unire gli aggiornamenti e di rendere disponibili revisioni organiche alla comunità Linux.

L'autore incoraggia i distributori di software per Linux con ogni mezzo di utilizzare questo HOWTO come installazione e guida per l'utente. Dato il copyright di cui sopra, è resa libera la stampa e la distribuzione di copie di questo documento con il proprio software. Cosí facendo si potrebbe includere un breve ``supplemento all'installazione'' per la propria release o modificare le sezioni rilevanti di questa opera per riflettere il proprio prodotto.

All'autore (ed al traduttore) farebbe piacere venire a conoscenza di ogni progetto di pubblicazione e distribuzione commerciale di questo HOWTO. In questo modo possiamo assicurare un aggiornamento continuo con l'uscita delle nuove revisioni e, se una nuova versione fosse dietro l'angolo, ritardare la pubblicazione dell'HOWTO finché la nuova revisione non viene reasa disponibile.

Se si sta distribuendo questo HOWTO commercialmente, donazioni, royalty e/o copie stampate sono particolarmente apprezzate dall'autore (e dal traduttore). Contribuendo in questo modo, si dimostra il supporto per il ``free software'' e l'(Italian) Linux Documentation Project.

Per domande o commenti, si prega di contattare l'autore all'indirizzo:

heine@math1.rwth-aachen.de

oppure il traduttore all'indirizzo:

lency@dei.unipd.it

Ricordo che non ci e` consentito rimuovere il testo originale inglese della licenza e che questo non ha alcun valore legale ma puramente informativo. Ecco quindi la versione originale.


2. Storia delle revisioni

versione 3.0 (agosto, 1998)

* aggiunte alla lista dell'hardware supportato;
* nuova sezione sulle differenze fra le versioni di ftape;
* puntatore all'Ftape-FAQ e all'Ftape manual;
* aggiornamento all'ftape-4.02;
* aggiunte alle FAQ;
* aggiornate tutte le URL.

versione 2.0 (marzo 15, 1997)

* aggiornamento all'ftape v2.11 e v3.xx;
* molti aggiornamenti.

versione 1.9 (settembre 20, 1996)

* nuovi manutentori di ftape e dell'HOWTO;
* alcune correzzioni minori di formattazione e grammatica;
* aggiornamento per Linux v2.0;
* inizio dell'integrazione di alcune informazioni su ftape di Andrew Martin.

versione 1.8 (maggio 22, 1996)


Preliminari

3.1 Altre sorgenti di informazione

ftape versione 3

ftape-3.x viene fornito con un proprio manuale contenuto nel pacchetto ftape-3.04d e disponibile presso i siti abituali. Vedere Procurarsi Ftape.

ftape versione 4

Anche ftape-4.x ha un pacchetto di documentazione chiamato ftape-doc disponibile presso gli stessi siti. Questo HOWTO, allora, focalizzerà la sua attenzione anche sull'ftape-4.x ed è inteso come un punto di partenza verso la documentazione disponibile. Vedere Procurarsi Ftape.

ftape-tools

Il pacchetto ftape-tools (che contiene preziose utility per ftape) viene fornito con un proprio manuale. Vedere Procurarsi Ftape.

Ftape-FAQ

Le Ftape-FAQ sono incluse testualmente in questo manuale, mentre versioni piú recenti posso essere visionate all'url http://www.correct.nl/~ftape.

3.2 Contatti

Il manutentore del codice sorgente per l'ftape è Claus Heine . Possiede una pagina web all'indirizzo http://www-math.math.rwth-aachen.de/~LBFM/claus/ftape/.

Per problemi o domande su ftape è possibile mandare un messaggio alla mailing-list di Linux Tape utilizzando l'indirizzo linux-tape@vger.rutger.edu (vedere Seguire lo sviluppo di ftape piú avanti). C'era anche un newsgroup che copiava i messaggi della mailing-list, ma è sparito un po' di tempo fa.

Anch'io utilizzo un'unità a nastro (è il solo modo con cui eseguo dei backup con Linux :-). Esito, però, a dare raccomandazioni su quale hardware comprare. Riferirsi alla sezione Unità supportate e Unità non supportate per una lista di unità supportate e non supportate.

È meglio provare ad inviare un riassunto dei problemi riscontrati corredati da qualche rimedio, anche se solo parziale. È gradito un messaggio contenente una copia di tali rimedi anche alla mailing-list di Linux Tape raggiungibile all'indirizzo , cosicché possano essere aggiunti all'HOWTO e/o alle FAQ.

Nel caso questo manuale facesse parte di una distribuzione su carta o su CD-ROM, è conveniente dare un'occhiata alla pagina principale del Linux Documentation Project, o via ftp all'indirizzo ftp://sunsite.unc.edu:/pub/Linux/doc/HOWTO, per vedere se esiste una versione piú recente. Questo potrebbe potenzialmente far risparmiare un sacco di problemi.

Nel caso mi si volesse spedire un messaggio, gradirei che venisse inserita la stringa ftape nella linea di ``Subject:''. Questo aiuterà ad assicurare che il messaggio non venga perso. Comunque è meglio scrivere alla mailing-list di Linux Tape , invece di contattare me direttamente.

3.3 Cos'è ftape

ftape è un driver che controlla vari tipi di periferiche a nastro di basso costo da collegarsi al controller dell'unità floppy.

ftape non è un programma di backup; è un driver di periferica che permette di utilizzare l'unità a nastro (cosí come il driver per la SoundBlaster 16 permette di utilizzare la scheda sonora) attraverso il file di periferica /dev/[n]qft[0-3].

ftape fu originariamente scritto da Bas Laarhoven , con un «piccolo aiuto da parte dei suoi amici» per organizzare l'ECC (Error Correcting Code [codice per la correzione d'errore]). ftape è protetto da copyright da parte di Bas sotto la GNU General Public License, che, in parole povere, dice: «vai avanti e condividi questo con il mondo, basta che non impedisci ad altre persone di copiarselo ulteriormente».

ftape è stato sottoposto a diversi cambiamenti da allora. Mentre la serie Linux-2.0.x del kernel contiene ancora l'ftape-2.08, la serie v2.1.x e presto la serie v2.2.* arriveranno con l'ftape-3.xftape-4.02, ma ciò non è ancora chiaro nel momento in cui sto scrivendo), che differisce in alcuni punti dal driver ftape-2.x. A partire dalla versione 3.00 il driver ftape è stato mantenuto da me (Claus-Justus Heine); è stato cambiato e migliorato in diversi ambiti ed è stato aggiunto supporto per nuovo hardware. (magari anche con la

ftape è abbastanza stabile e lo è stato per diverso tempo fino ad ora. È sufficientemente sicuro per backup critici (ma è sempre una buona idea controllare i propri backup, cosí da evitare spiacevoli sorprese prima o poi).

ftape supporta tanto le unità conformi allo standard QIC-117 e ad uno degli standard QIC-80, QIC-40, QIC-3010 e QIC-3020, quanto le unità Iomega Ditto 2GB e Ditto Max, che non sono piú strettamente conformi agli standard QIC.

ftape può pilotare unità connesse all'FDC interno cosí come certe unità a nastro per porta parallela.

ftape non supporta né le unità QIC-02, IDE (ATAPI), né le unità SCSI. Le unità SCSI sono accessibili come /dev/[n]st[0-7] e sono supportate dal kernel attraverso i driver SCSI. In caso di necessità, per le unità a nastro SCSI è possible leggere lo SCSI-HOWTO. Le unità a nastro ATAPI sono supportate dal kernel a partire dalla versione 1.3.46. Vedere la sezione Unità supportate e Unità non supportate per una lista delle unità supportate e non supportate.

3.4 Note alla traduzione

Nel testo originale si fa pesantemente riferimento a termini quali ``floppy tape drive'', ``device driver'' ed ``ftape driver'' per riferirsi alle varie parti hardware e software che compongono un sistema di backup in ambiente Linux. Per non generare confusione, nella traduzione si è cercato di tenere ben distinte le varie componenti utilizzando i seguenti termini:

Unità a nastro per controller floppy

Il termine floppy tape driver sta ad indicare quelle unità a nastro da connettersi al controller per floppy. Nel testo si utilizzeranno sinonimi piú brevi quali unità a nastro o unità.

Driver ftape

Si tratta del software vero e proprio, quello in grado di tradurre le richieste da parte dei programmi di backup in sequenze di comandi interpretabili dall'unità a nastro. Sinonimi usati correntemente nel testo sono driver, ftape, ftape-2.x, ftape-3.x ed ftape-4.x.

File di periferica

Il termine device driver indica i file speciali contenuti nella directory /dev attraverso i quali il driver ftape dialoga con l'unità. Sinonimi di questo termine sono device e periferica.

Per aiutare chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di periferiche e per non disorientare chi, invece, ha già familiarità con esse, si è deciso di tradurre tutti i termini tecnici relativi al mondo delle unità a nastro, ma di lasciare indicato fra parentesi quadre il relativo termine in lingua inglese.

Commento a parte merita la sezione sulla compatibilità hardware. Dal testo originale si può comprendere come sia il risultato di un collage di informazioni provenienti da diverse persone. Ho fatto del mio meglio per cercare di dare un significato alle frasi che compongono la sezione.

4. Come procurarsi e installare ftape

4.1 Come procurarsi ftape

Le versioni v.2.0.x del kernel includono la versione 2.08 di ftape. Consiglio, pertanto, di procurarsi l'ultima versione del pacchetto contenete il codice sorgente completo per ftape. È una versione piú nuova, contiene file che non sono contenuti nella distribuzione del kernel v2.0.x e include documentazione molto migliore su come installare ftape. Le versioni di kernel v2.1.x a sucessive contengono la versione 3.04 di ftape.

È consigliabile scaricare l'ultima versione stabile di ftape, cioè la 4.02 nel momento in cui sto scrivendo, disponible presso

http://www-math.math.rwth-aachen.de/~LBFM/claus/ftape/archives.html

cosí come presso

ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/kernel/tapes/.

Probabilmente è opportuno procurarsi anche i pacchetti ftape-doc e ftape-tools disponibili dagli stessi siti.

Se, tuttavia, si vuole fare uso dell'ftape-2.08 che viene fornito con i kernel v2.0.x, si tenga presente che si è in possesso di una versione del driver veramente datata, che non supporta correttamente le unità QIC-3020 a 2Mbps, né le unità Ditto 2GB, né le unità Ditto Max o qualsiasi tipo di unità su porta parallela. La sezione Unità supportate fornisce dettagliate informazioni a proposito di quali versioni di ftape supportano determinati hardware.

4.2 Differenze fra le versioni ftape-2.x, ftape-3.x e ftape-4.x

ftape-3.x e ftape-4.x fanno uso di un'interfaccia per file system che fu implementata per un gruppo di release chiamato zftape. In effetti il modulo che implementa l'interfaccia VFSVirtual File System) di ftape-3.x e anche di ftape-4.x è chiamata zftape.o e il suo codice sorgente C all'interno dell'albero del kernel si trova in [/usr/src/linux/]drivers/char/ftape/zftape/. (

ftape-2.x (cioè la versione contenuta ancora nel kernel v2.0.x) usa un'altra interfaccia di file system che fu implementata dall'autore originale di ftape Bas Larhoven.

Marcatori di file

La differenza concettuale fra l'ftape-2.x e le versioni successive di ftape sta nel modo in cui i marcatori di file sono implementati.

Le unità a nastro per controller floppy non hanno dei veri marcatori di file.

I marcatori di file sono usati per distinguere fra differenti backup se sono stati scritti piú backup sul nastro. Le unità SCSI e QIC-150 hanno veri marcatori di file, cioè fra due differenti backup ci sono delle regioni sul nastro nelle quali vengono scritti dati speciali in modo tale che la logica dell'unità possa rilevare tali marcatori quando il nastro viene avvolto a velocità (possibilmente+ elevata sopra tali marcatori.

Poiché l'obiettivo dell'interfaccia del file system di ftape fu fin dal principio quello di provvedere ad un'interfaccia che potesse essere usata con le usuali utility per nastri presenti su sistemi Unix e simili (per esempio mt), gli sviluppatori di ftape cominciarono ad emulare i marcatori di file salvando le posizioni del nastro, che indicavano dove doveva trovarsi il marcatore del file, in determinati campi dei segmenti d'intestazione.

segmento d'intestazione [header segment] si riferisce ad una regione all'inizio del nastro grande due volte 29kB, che contiene alcune informazioni importanti circa il formato e la dimensione del nastro, e alcune informazioni di stato.

Però gli standard QIC definivano già una regione speciale nella quale salvare tali informazioni, il cosiddetto segmento della tabella di volume [volume table segment]. A partire dall'ftape-3.x questo segmento della tabella di volume viene sfruttato al posto dei campi di dati non utilizzati nel segmento d'intestazione. Come risultato è possibile usare la propria cartuccia con differenti sistemi operativi nel senso che il programma di backup per Win o DOS capiranno che certe regioni del nastro sono già occupate da dati, ed ftape-3.x e successivi rilevereranno le regioni utilizzate dai programmi per DOS e Win. Ciò nonostante non è possibile estrarre un backup DOS sotto Linux, né estrarre un volume scritto da ftape sotto DOS, fatto salvo il caso in cui ci si sia cimentati nella scrittura di un software apposito per conto proprio.

Interfaccia IOCTL

Ci sono alcune differenze nell'interfaccia IOCTL

Questa interfaccia di controllo I/O è utilizzata, per esempio, da mt per riavvolgere il nastro, saltare al marcatore di file successivo o eseguire ogni altra operazione sul nastro.

fra ftape-2.x e ftape-3.x e successivi. Una dettagliata descrizione può essere trovata nell'ftape-manual contenuto nel pacchetto ftape-doc. Vedere la sezione Come procurarsi Ftape.

Formattazione

La formattazione delle cartucce è supportata solo con ftape-3.x e successivi. Conviene procurarsi il pacchetto ftape-tools che contiene il programma ftformat che si interfaccia con il driver per formattare le cartucce. Vedere la sezione Come procurarsi Ftape. Il pacchetto ftape-tools viene distribuito con documentazione (piú o meno) dettagliata, cosí il caso della formattazione delle cartucce non viene trattato in questo documento.

Compressione

ftape-3.x supportava una compressione software ``al volo'', trasparente all'utente. Questa caratteristica (o baco) è sparita con ftape-4.x poiché rendeva veramente molto difficili ulteriori miglioramenti riguardo all'affidabilità dei backup. Questo significa che ftape-4.x viene distribuito senza supporto alla compressione.

Nonostante questo una decompressione di archivi compressi prodotti con ftape-3.x ètaperMTIOC, invece di affidarsi al programma mt per eseguire le operazioni sul nastro. supportata per evitare che programmi di backup pre-esistenti falliscano là dove un filtro a livello utente non è sufficiente a preservare la compatibilità. Si pensi, per esempio, a che chiama autonomamente gli ioctl

L'ftape-manual presente nel pacchetto ftape-doc contiene informazioni molto piú dettagliate riguardanti l'interfaccia del file system di ftape, cosí come contiene note implementative che esulano dallo scopo di questo HOWTO. Vedere Come procurarsi Ftape per informazioni su come ottenere il manuale.

4.3 Installare il driver con i kernel v2.0.x e precedenti

La seguente sezione fornisce alcune utili informazioni sull'installazione della versione 4.x nonProcurarsi ftape sopra. ancora distribuita con l'albero dei sorgenti del kernel, ma che deve essere scaricata separatamente. Vedere la sezione

Una volta scaricato il codice sorgente (probabilmente ftape-4.02-tar.gz), dare il comando tar/usr/src/ o ~/src. Quando il file tar viene estratto, tutto il suo contenuto finirà in una subdirectory ftape-4.02, cosicché alla fine si otterrà, proseguendo con l'esempio dato, qualcosa del tipo /usr/src/ftape-4.02 o ~/src/ftape-4.02. dopo aver scelto in quale directory riporre il codice sorgente. Io consiglio

NOTA: non è possibile compilare ftape-4.02 nel kernel v2.0.x. Invece bisogna configurare il kernel affinché non compili il driver ftape e seguire le istruzioni per l'installazione contenute nella distribuzione ftape-4.02 e installare l'ftape-4.02 come modulo.

Leggere il file README. La lettura di README è necessaria. Si trova in cima all'albero, tanto per dire. Se ci sono file specifici che README dice di leggere, conviene farlo. Renderà il procedimento molto meno complicato.

Non procedere con la compilazione del pacchetto finché non sono stati letti i file READMEINSTALL. appropriati ed il file

Dopodiché è necessario editare il file MCONFIG e configurare il pacchetto secondo le proprie specifiche hardware. Il file MCONFIG contiene molte spiegazione, tanto che dovrebbe essere facile seguirlo.

Ciò nonostante molte opzioni della configurazione hardware possono essere specificate attraverso l'impostazione dei parametri letti nella fase caricamento del modulo, cosí molti prametri specificati nel file MCONFIG possono mantenere le impostazioni di default senza che ci sia il bisogno di ricompilare il driver per cambiare l'indirizzo di I/O o il valore d'interrupt. Il file INSTALL ed il file modules/insert contengono esempi su come specificare i parametri appropriati del modulo durante il suo caricamento da parte del kernel, quindi non mi inoltrerò in maggiori dettagli.

Se si sta usando un kernel linux-v1.3.x, sarebbe opportuno considerare un aggiornamento alla versione 2.0.x. La versione 1.3.x era la release di sviluppo antecedente la release di produzione v2.0.x.

4.4 Installare il driver con kernel v2.1.x e successivi

Comment
Forse ftape-4.02 verrà incluso nel kernel v2.2.x, ma questo non è chiaro durante la stesura di questo documento. Questo HOWTO verrà rivisto appropriatamente quando ciò sarà chiaro. Cosí, per ora, è necessario riferirsi alla sezione precedente Installare il driver con i kernel v2.0.x e precedenti ed evitare il contenuto di questa sezione.

Il kernel di Linux v2.1.x e successivi contiene già ftape-4.x cosicché non è necessario scaricare il pacchetto per il driver del kernel ftape-4.x.

ftape-4.x, in quanto incluso nelle versioni v2.1.x del kernel, può essere completamente configurato utilizzando i menú di configurazione del kernel (o con make menuconfig o con make xconfig). È anche disponibile un aiuto in linea che documenta l'impostazione di ogni parametro che starò a ripetere qui.

Le impostazioni dei vari parametri disponibili al momento del boot o del caricamento del modulo sono spiegati nel file

[/usr/src/linux/]Documentation/ftape.txt

delle distribuzioni Linux-v2.1.x e successive del kernel.

4.5 Seguire lo sviluppo del driver ftape

Nel caso si voglia seguire lo sviluppo del driver ftape, è possibile iscriversi alla mailing-list ``Linux Tape'' . Per fare questo, spedire una e-mail che contenga ``subscribe linux-tape'' nel corpo del messaggio a . Ad iscrizione avvenuta, verrà spedito un messaggio di benvenuto nel quale viene spiegato come postare effettivamente i messaggi e come uscire dalla lista. Si prega di salvare questo messaggio in un posto sicuro.

Vorrei far notare che io non ho, ripeto NON HO, alcun potere speciale concernente questa mailing-list. Se ci si trova nei guai con la lista, non serve prendersi il disturbo per dirmelo. Posso solo stringermi nelle spalle e risponderti con un po' della mia simpatia (ma questo non ti permetterà di uscire dalla lista).

4.6 Utilizzare assieme ftape e floppy

Se si fa utilizzo dell'unità a nastro per controller floppy con un FDC standard, l'unità floppy e l'unità a nastro non possono essere utilizzate assieme, in quanto condividono lo stesso hardware, l'FDC, ed il floppy ed ftape non comunicano l'uno con l'altro. Cosí, se è montato un floppy e si prova ad accedere all'unità a nastro, ftape si lamenterà del fatto che non riesce ad impadronirsi dell'IRQ6 e terminerà. Questo diventa un problema vero e proprio quando si crea un disco d'emergenza da utilizzare con ftape. La soluzione consiste nel caricare il disco di boot/root in un ramdisk e poi smontare il floppy, oppure avere due controller floppy.
5. Cura e manutenzione del nastro e dell'unità a nastro

5.1 Formattazione

Prima che un nastro possa essere utilizzato, deve essere formattato. Il processo di formattazione distribuisce l'informazione dei settori sul nastro. Altre interfaccie a nastro non richiedono tipicamente la formattazione. La ragione per la quale le unità a nastro per controller floppy la richiedono, risiede nel fatto che hanno bisongo di essere visti come dei floppy (piuttosto rozzo, ma che caspita... funziona :-)???

È possibile formattare nastri sotto Linux?

Sí, è possibile, se si utilizza ftape-3.04d o superiori. Per formattare una cartuccia c'è bisogno di uno strumento a livello utente chiamato ftformat come quello contenuto nella distribuzione di ftape-tools (vedere la sezione Procurarsi ftape).

Il pacchetto ftape-tools viene distribuito con un proprio manuale, cosí non c'è bisogno che ripeta qui come utilizzare ftformat.

Che programmi di formattazione è possibile utilizzare sotto DOS?

I seguenti si sa che funzionano:

* il software (tape.exe) della Colorado Memory System
* Conner Backup Basics v1.1 e tutte le versioni Windows
* Norton Backup
* QICstream versione 2
* Tallgrass FileSecure v1.52
* Escom Powerstream 3.0 (qs3.exe -- QICstream v3?)

Questi programmi è risaputo che contengono piú o meno errori:

* Conner Backup Basics 1.0
* il programma per nastri Colorado Windows
* CP Backup (spreca spazio su nastro, ma, a parte questo, va bene)

Come regola generale, la maggior parte del software sotto DOS dovrebbe funzionare. Il Conner Backup Basics v1.0 ha un parametro errato (qualcuno non era riuscito a leggere correttamente le specifiche QIC-80!), che è stato corretto nella versione 1.1. Ciò nonostante ftape riesce a rilevare questo inconveniente e ad aggirarlo. Dennis T. Flaherty () ha detto che i proprietari del Conner C250MQ possono ottenere la nuova v1.1 chiamando la Conner al numero 1-800-4Conner (negli Stati Uniti) e chiedere l'aggiornamento (per il prezzo nominale del floppy). La versione per Windows dovrebbe lavorare bene. Alcune versioni del programma per nastri della Colorado sotto Windows hanno un errore dovuto ad uno scarto unitario nel numero dei segmenti. ftape rileva ed aggira anche questo bug.

Il Central Point Backup può essere utilizzato, ma spreca prezioso spazio su nastro quando incontra una porzione danneggiata.

NOTA: se si sta utilizzando un programma per la formattazione sotto DOS che non è stato menzionato qui, pregherei di spedirmi le informazioni piú rilevanti all'indirizzo , affinché possa aggiornare la lista.

5.2 Ritensionamento

I nastri QIC sono particolarmente sensibili alla tensione del nastro. Il motivo sta nel fatto che i nastri per le unità da connettere al controller floppy sono pre-formattati con informazioni sui settori, mentre per altri tipi di nastro le informazioni di sincronismo vengono scritte sul nastro, cosí come avviene per i dati. Se il nastro si tende e i campi per il sincronismo vanno fuori sincronismo, si otterranno degli errori in lettura. Il problema è peggiore con i nastri piú lunghi.

È una buona idea ritensionare i nastri nuovi un po' di volte prima di utilizzarli e formattarli. Si dovrebbe, inoltre, provare a ritensionare il nastro quando si cominciano ad avere degli errori di lettura. Sarebbe anche una buona idea ritensionare il nastro prima di un backup.

5.3 Pulizia dell'unità

Il rivestimento sul nastro è un composto di ossido. Quando il nastro viene trascinato sopra la testina di lettura, ha la tendenza a depositarvi sopra una sottile quantità di residuo. Si dovrebbe utilizzare periodicamente un pulisci-nastri seguendo le specifiche per l'unità in questione. Pulisci-nastri dovrebbero essere disponibili presso qualsiasi rivenditore di nastri.

Un'ulteriore nota sulla pulizia del nastro. È opportuno pulire l'unità dopo il primo uso di un nastro nuovo di zecca. Un nastro nuovo di zecca lascerà tipicamente un quantità abbastanza considerevole di residui la prima volta che viene utilizzato.

Grazie a Neal Friedman per la spiegazione ed il suggerimento di inserire questa informazione nell'HOWTO.

5.4 Riparare le cartucce sbobinate [despooled]

In rare occasioni può accadere che l'unità a nastro non rilevi i marcatori di EOT (End Of Tape [fine del nastro]) correttamente. Questi marcatori sono semplicemente dei buchi nel nastro che vengono rilevati dall'unità con dei piccoli foto-transistor (o qualcosa di simile).

Il manuale dell'unità a nastro in possesso fornirà probabilmente opportuni accenni su come pulire questi rilevatori di EOT.

Ciò nonostante, se il rilevamento dell'EOT fallisce, l'unità a nastro ``sbobina'' la cartuccia in quanto il nastro non è incollato alle bobine, ma trattenuto solo per frizione.

Ci sono dettagliate istruzioni su come aggiustare tali nastri sbobinati alla pagina Web di Iomega:

http://www.iomega.com/support/techs/ditto/3006.html

e alla pagina Web della Hewlett Packard:

http://www.hp.com/isgsupport/cms/docs/lpg12020.html

Se le pagine non dovessero trovarsi nell'esatta locazione data sopra, provare a girovagare un po' fra le pagine di HP o Iomega finché non si riesce a trovare le informazioni di cui si ha bisgono.
6. Hardware supportato

6.1 Unità a nastro supportate

Tutte le unità che sono compatibili con lo standard QIC-117 e con uno tra gli standard QIC-30, 80, 3010 e 3020 dovrebbero funzionare correttamente. Anche le unità QIC-WIDE e Travan sono supportate (TR-1 è semplicemente un QIC-80 con nastri da 8mm, mentre TR-2 e TR-3 sono anche conosciute come QIC-3010 e 3020 rispettivamente). Le unità Iomega Ditto 2GB e Ditto Max sono ugualmente supportate nonostante non siano completamente conformi agli standard QIC. Sono supportati anche alcune unità da collegare alla porta parallela.

Alcuni commenti riportati piú avanti a proposito di potenziali problemi con determinate unità sono molto datati, ma non ho accessibilità a tutti i tipi di hardware e quindi non posso provarli tutti.

Taluni resoconti riportati di seguito sono stati commentati da me () in questo modo:

Questo è un commento.

Attualmente la lista delle unità funzionanati con ftape è:

Alloy Retriever 250


Archive 5580i, XL9250i


Colorado DJ-10, DJ-20 (conosciuti anche come: Jumbo 120, Jumbo 250)


Colorado 1400

ha riportato un problema durante un backup 1G utilizzando taper.

unità a nastro per porta parallela Colorado Trakkere

Supporto aggiunto da Jochen Hoenicke .

HP Colorado T1000

I problemi riferiti sono probabilmente ormai superati. In particolare lo zftapeftape è in realtà l'ftape-2.08. del quale si parla non esiste piú e il driver

Funziona con nastri 3M Travan 400M (TR-1) e nastri da 120M. È stato riscontrato che mttar funziona bene. Con cpio si consiglia l'uso di ftape al posto di zftape. () esce improvvisamente, mentre con backup che utilizzano

Sono stati riscontrati problemi con zftape consistenti in un continuo arresto e partenza dell'unità (<75104.1756@compuserve.com>). Sembra sia un problema del nastro che gira troppo velocemente per il computer; il buffer DMA viene svuotato prima che sia riempito nuovamente. Le versioni piú recenti di zftape non eseguono questa operazione se si utilizza un programma di backup opportunamente veloce e un buffer DMA sufficientemente grande. ().

Conner C250MQ(T)

Il 250Q sembra generi errori in scrittura e frequenti riposizionamenti. (Frank Stuess presso Nacamar Data Communications)

Errori in scrittura non sono necessariamente causati dall'unità a nastro, ma anche da cartucce rovinate. Anche riposizionamenti frequenti possono essere causati da cartucce rovinate, ma possono essere causati anche da errori di overrun, indice di problemi di comunicazione fra il controller FDC e quello DMA.

Conner TSM420R, TSM850R

I modelli 400 e 800 funzionano solo con nastri TR-1.

Non so se questo stava ad indicare che le unità citate non funzionano con le normali cartucce DC-2120 da 120MB o che i nastri TR-3 non possono essere letti. Queste unità non erano state progettate per quest'ultimo tipo di nastro. E allora?

Conner TST3200R

Funziona con nastri TR-3 ad 1Mbps (cioè solo con capacità da 1600M). Funziona con nastri QIC-WIDE 400M (il Sony 5122?) (). Funziona con nastri TR-3, QIC-3010 e QIC-3020. Viene distribuito con un FDC da 2MB che utilizza il controller Promise 2300+ da 1Mbps ().

Sembra che il diver floppy non riesca piú a leggere dischi a bassa densità. Bisogna perdere un po' di tempo con i canali IRQ, quelli degli indirizzi ed i canali DMA ().

Il TST3200R va bene con ftape.

Conner TST800R

Il TST800R funziona con nastri TR-1, Sony QW5122F (210M) e DC2120.

Funziona bene con ftape, almeno fino all'ftape-2.07. L'ho utilizzato personalmente finché non si è colato un transistor dell'unità, probabilmente a causa di un surriscaldamento precedente.

Conner CTT3200

Il CTT3200 è probabilmente identico allo Iomega Ditto 3200. Funziona con il controller da 2Mbps fornito, ma sembra non funzionare sotto DOS su alcune macchine ().

Conner 1.7G Tapestor (TSM1700R)

Funziona con nastri di tipo QIC-WIDE (). Parzialmente lavora con QIS-3200. Se si utilizza il controller HSC-2, il canale DMA deve essere cambiato (incrementato di 1 -canale 2?- modificare il Makefile). Successivamente è necessario modificare il Makefile di ftape per riflettere questo cambiamento. Nonostante ciò, ftape si comporta in maniera un po' bizzarra con questo (non viene fornito alcun numero di versione) (). Potrebbe non funzionare a 2Mbps (QIC-3020) con il controller HSC. L'unità si ferma con un messaggio del tipo "dumb tape stop" che fino ad ora non è stato compreso. ().

Nessuna informazione recente disponibile.

Escom o Archive (Hornet) 31250Q


Exabyte EXB-1500

Funziona con nastri QIC-3010.

Exabyte TR-3


Irwin 80SX, Insight 80Mb


Iomega 250


Iomega Ditto Tape Insider 420, 1700


Iomega Ditto Tape Insider 3200

Questa è l'unità che utilizzo io. Le impostazioni di default dei jumper non funzionano. Lasciare invariati l'IRQ e l'indirizzo della porta di I/O (6 e 0x370, rispettivamente), ma cambiare il DMA da 3 a 2. (Kevin Johnson ).

Fare riferimento al file MCONFIG delle distribuzioni di ftape piú recenti per altri suggerimenti sulla porta di I/O, l'IRQ ed il canale DMA.

Potrebbe essere necessario aggiungere {0x08882, 80, wake_up_colorado, "Iomega 3200"} al file vendors.h per le versioni di ftape piú vecchie.

Sono stati riscontrati problemi con ftape 2.07 ed il kernel 1.12.13. Tra tutte le combinazioni possibili di acceleratori, etc., l'unità potrebbe essere accessibile (su alcuni sistemi) una volta sola (). Inoltre, dopo il primo accesso, l'uso successivo del nastro restituisce un messaggio di protezioni in scrittura (, ).

C'è stato anche un caso nel quale il nastro è stato sbobinato.

Ciò potrebbe essere stato causato da un sensore di EOT sporco e non è necessariamente un effettivo malfunzionamento hardware (tranne quando è il malfunzionamento a sporcare il sensore di EOT...).

Un altro problema è stato riscontrato durante la creazione di archivi (con dd). Può partire bene, ma quando l'unità comincia ad utilizzare dd, si ferma ed il nastro viene riavvolto fino al principio. Successivamente comincia a far girare il nastro in continuazione senza fermarsi. Sembra che tutto ciò accada quando il driver chiede al nastro di fermarsi. Ciò dovrebbe causare l'arretramento del nastro di 3 segmenti, ed invece viene riportato all'inizio. Una correzione dell'errore è stata postata, ma il problema non è stato risolto.

Dovrebbe essere stato aggiustato in qualche versione fra l'ftape-3.00 e l'ftape-4.00. Sfortunatamente l'utile comando di fast-skipping (salto veloce) di tutte le unità a nastro per controller floppy è veramente scarno. Recenti versioni di ftape hanno aggirato il problema. Suggerisco di procurarsi l'ultima versione del driver ftape qualora si avesse esperienza di questo problema.

Iomega Ditto 800 Insider

Funziona con nastri TR1, TR2, o DC2120 ().

Iomega Ditto 2GB

Supporto aggiunto da Jochen Hoenicke all'ftape-3.xx e successivi.

Non è possibile formattare cartucce, la scrittura è possibile solo con speciali cartucce Ditto 2GB (limite hardware, non è una mancanza di ftape).

Iomega Ditto Max


Iomega Ditto Max Pro

Supportato a partire dall'ftape-4.00. Grazie a Tim Jones .

Non è possibile formattare cartucce, la scrittura è possibile solo con speciali cartucce Ditto Max (limite hardware, non è una mancanza di ftape).

Non sono stato in grado di far funzionare il Ditto Max con altri file di periferica all'infuori di /dev/[n]qft0. Non so se questa è una caratteristica del Ditto Max o del controller Ditto EZ che ho collegato al Ditto Max.

Comment
Non c'è bisogno di comprare un Fitto Max Pro per utilizzare le cartucce da 5/10GB. Con ftape non ci sono sostanziali differenze fra il Ditto Max e il Ditto Max Pro.

Iomega Ditto 800/3200/2GB/Max/Max Pro Easy (porta parallela)

Supportato a partire dall'ftape-4.00 con il driver per FDC bpck-fdc.

Mountain FS8000


Reveal TB1400

È stato riferito che non funziona con il kernel 1.3.79 ed ftape (nessuna versione fornita) o con il kernel 1.2.13 e zftape 1.04 ().

La versione del driver ftape appena menzionata è ormai vecchia. Se tuttavia si possiede una tale ``bestia'', procurarsi una versione del driver ftape piú recente.

Summit SE 150, SE 250


Tallgrass FS300

Con un Tallgrass FS300 e un AHA1542B è necessario aumentare il tempo di bus-on / bus-off del 1542B. Antti Virjo () dice che portare CMD_BUSON_TIME a 4 e CMD_BUSOFF_CMD a 12 in linux/drivers/scsi/aha1542.c permette di attuare il trucchetto.

Teac 800


Sistema di backup con unità a nastro Memorex


Wangtek 3040F, 3080F


È sempre possibile controllare la lista piú recente delle unità riconosciute da ftape, guardando nel file vendors.h della distribuzione di ftape.

Anche se non voglio garantire il buon funzionamento di un'unità piuttosto che un'altra, è stato detto che il Colorado DJ-20 è piuttosto rumoroso, quando paragonato ad un, diciamo, Conner C250MQ. Per inciso, è stato detto che il Colorado è 5-10 volte piú rumoroso del Conner. Ma, poiché non ho mai avuto né l'uno né l'altro, non posso dirlo con certezza.

Se possiedi un'unità a nastro che funziona bene, ma non è listata qui, o se hai delle correzioni per le informazioni riportate sopra, ti pregherei di spedire una mail al manutentore dell'HOWTO ().

6.2 Controller speciali supportati

I controller ad alta velocità dedicati, supportati da ftape, sono i seguenti:

* Colorado FC-10, FC-20
* Mountain MACH-2
* Iomega Tape Accelerator II
* controller da 2Mbps (utilizzanti l'fdc i82078-1)
* il controller Iomega Ditto EZ 4Mbps PnP

Colorado FC-10, FC-20

Il supporto per il controller FC-10 è stato aggiunto alla versione 1.12 del driver di ftape. Vedere i file RELEASE-NOTES e Makefile nella distribuzione di ftape. Dalla versione 2.03 di ftape, il controller FC-20 comincerà a funzionare, ma solo ad 1Mb/s (controllare le note di release!).

Mountain MACH-2

Il supporto per il controller MACH-2 è stato aggiunto all'ftape-1.14d.

Iomega Tape Accelerator II

Per usare lo Iomega Tape Accelerator II (da non confondersi con lo Iomega Ditto Dash!), utilizzare -DMACH2 e configurare correttamente i valori per l'indirizzo I/O di base, l'IRQ e il DMA. Funziona (secondo prove empiriche fatte da Scott Bailey ) almeno con l'ftape-2.02.

Iomega Ditto Dash e altri controller da 2Mbps

Lo Iomega Ditto Dash e tutti gli altri controller da 2Mbps usano il chip 82078-1 della Intel, che può lavorare a 2Mbps. Il chip è supportato pienamente a partire dall'ftape-3.00.

Controller Iomega Ditto EZ PnP

Questo controller richiede l'utilizzo del cosiddetto pacchetto isapnptools per essere configurato. È disponibile presso

http://www.roestock.demon.co.uk/isapnptools/

Il controller produce troppi errori di overrun quando viene utilizzato alla massima velocità di 4Mbps. Né Tim Jones né io siamo stati in grado di trovare una macchina che potesse far lavorare il controller a 4Mbps. 3Mbps sembrano andare bene.

Se il Ditto EZ viene configurato per utilizzare il DMA 2 (il canale DMA usato dal controller del floppy), il drive del floppy non funzionerà piú. Non è di alcuna utilità disabilitare il gate DMA dei controller (come nel caso di altri controller ad alta velocità), cosí non può esserci alcun aiuto nemmeno dalla modifica di ftape.

6.3 Unità a nastro non supportate

* Alcune unità per porta parallela non funzionano ancora. Altre vanno bene.
* Irwin AX250L / Accutrak 250. (non è un'unità QIC-80)
* IBM Internal Tape Backup Unit (identica all'unità Irwin AX250L)
* COREtape light

L'Irwin AX250L (e l'IBM Internal Tape Backup Unit) non funziona con ftape. Questo è dovuto al fatto che supporta solo il QIC-117, ma non lo standard QIC-80 (utilizza il formato proprietario della Irwin ``servoe (Rhomat)''). Non so nulla del formato Rhomat, né dove trovare qualche informazione. Mi dispiace.

Il COREtape light non accetta i comandi di inizializzazione, ma ce ne stiamo occupando. Questo problemino lascia l'unità inutilizzabile.

6.4 Utilizzare un'unità a nastro esterna con ftape

Se si possiede un controller floppy provvisto di un connettore femmina DB37 fissato alla staffa (alcuni piedini servono per alimentare l'unità) è possibile utilizzarlo con ftape. Va bene, questa frase non era proprio ovvia. Proviamo in questo modo: alcuni FDC (quelli proprio vecchi) hanno un connettore DB37 sulla staffa per connettere unità floppy esterne.

Se si costruisce un cavo adatto per collegare il connettore DB37 (del FDC) alla propria unità a nastro esterna, è possibile utilizzare ftape per controllare la propria unità.

Ciò è dovuto al fatto che dal punto di vista di un programma non c'è differenza fra un connettore esterno ed uno interno. Cosí, dal punto di vista di ftape, sono identici.

* Pin 20-37: MASSA
* 1: +12 Volt (ALIMENTAZIONE)
* 2: +12 Volt ritorno (MASSA)
* 3: +5 Volt ritorno (MASSA)
* 4: +5 Volt (ALIMENTAZIONE)
* 5: 2
* 6: 8
* 7: 10
* 8: 12
* 9: 14
* 10: 16
* 11: 18
* 12: 20
* 13: 22
* 14: 24
* 15: 26
* 16: 28
* 17: 30
* 18: 32
* 19: 34

Il connettore per l'alimentazione è del tipo ``mini'', come quello delle unità floppy da 3.5". L'idea è quella di collegare uno dei connettori per l'alimentazione della PSU

Si tratta dell'alimentatore interno al computer (N.d.T.)

al connettore presente sulla scheda. Se si intende utilizzare solo un cavo, ci si dovrà procurare un cavo da 50 fili e utilizzare piú fili per l'alimentazione (e la massa, per ciò che serve).

Nessuno mi ha confermato che funzioni. Fatemi sapere i risultati se ci provate.

6.5 Schede madri PCI ftape

Sfortunatamente alcune schede madri PCI causano problemi quando si tenta di far girare ftape. Alcune persone hanno avuto modo di provare che ftape non gira su computer con tecnologia PCI, mentre non fanno una grinza su di un normale 386DX con tecnologia ISA. Se si presenta un problema come questo, fare riferimento al file README.PCI nella distribuzione di ftape.

Un controller per floppy ha bisogno di un controller DMA su bus ISA per i suoi trasferimenti di memoria. Sembra che il controller DMA ISA non ottenga il controllo sulla memoria abbastanza frequentemente su alcuni sistemi basati sul PCI.
7. Archiviare e ripristinare i dati

Questa sezione descrive alcune semplici utilizzi di tar ed mt. Altri esempi si possono trovare nell'ftape-manual del pacchetto ftape-doc. L'ftape-tools contiene alcuni semplici ambienti di test automatizzati tipo DejaGnu

Pacchetto per scrivere test automatizzati.

Vedere la sezione Procurarsi Ftape per informazioni su dove scaricare questi pacchetti addizionali.

7.1 Scrivere un archivio su di un nastro

È possibile utilizzare ``tar'', ``ttdd'', ``cpio'' e ``afio''. Ci sarà bisogno di utilizzare ``mt'' per ottenere il massimo dalle potenzialità dai nastri e dal driver ftape. Per cominciare consiglio tar, in quanto permette di archiviare molte directory e di estrarre successivamente file separati dall'archivio. cpio crea archivi piú piccoli ed è generalmente piú flessibile di tar, ma gli mancano alcuni caratteristiche come l'etichettamento dei volumi. afio crea backup nei quali ogni file è compresso individualmente e poi concatenato. Questo permette di accedere ai file ``dopo'' il punto di errore. Se si utilizzano file archiviati con tar e compressi con gzip, tutti i dati dopo il punto di errore sono persi! (secondo me, questa è una buona ragione per non utilizzare la compressione sui backup). Quale sia la scelta piú opportuna dipende dalla situazione e dalle caratteristiche diverse da programma a programma. Consiglio di dare un'occhiata ad ogni programma ed a rivedere le opzioni che ognuno di essi fornisce. È possibile che questo HOWTO possa fornire maggiori dettagli al riguardo in futuro.

Ci sono ulteriori link che puntano a programmi di backup all'indirizzo http://www-math.math.rwth-aachen.de/~LBFM/claus/ftape/ nella sezione software della pagina.

Per eseguire il backup del proprio albero dei sorgenti del kernel utilizzando tar, impartire i seguenti comandi (dove si assume che i sorgenti si trovino in /usr/src/linux):

# cd /usr/src

8. Creare un floppy di partenza in caso di emergenze per ftape

Comment
Nel momento in cui scrivo (agosto 1998), ricordo di aver letto di diversi set di dischi d'emergenza sul news-group c.o.l.a.comp.os.linux.announce). Alcuni di quei pacchetti potrebbero effettivamente produrre un insieme di dischetti per le partenze d'emergenza piú sofisticato. È opportuno controllare di persona. Io non ho provato a creare un dischetto di emergenza con le recenti versioni di ftape. (

Questa sezione è stata scritta da Claus Tøndering .

Una volta diventati felici possessori di un'unità a nastro e di diversi nastri pieni zeppi di backup, probabilmente verrà spontaneo porsi questa domanda: «Se qualcosa va storto e perdo completamente il contenuto del mio hard-disk, come faccio a ripristinare i miei file dal nastro?»

Ciò di cui si ha bisogno è un disco floppy d'emergenza, che contenga abbastanza file da permettere la partenza di Linux e di ripristinare l'hard-disk dal nastro.

La prima cosa da fare è leggere il ``The Linux Bootdisk HOWTO'' scritto da Graham Chapman . Questo documento contiene praticamente tutto ciò che bisogna sapere per creare un kit di partenza con dischi floppy d'emergenza. I paragrafi seguenti contegono alcune altre informazioni che renderanno la vita un po' piú semplice quando si seguiranno le procedure di Graham Chapman.

* Non c'è effettivamente bisogno di /etc/init, /etc/inittab, /etc/getty e /etc/rc.d/* sul floppy. Se Linux non trova /etc/init, farà partire /bin/sh dalla console, cosa che va benissimo per ripristinare il sistema. Cancellando questi file si guadagna dello spazio sul floppy, cosa di cui, probabilmente, si ha bisogno.
* È meglio cercare un versione ridotta di /bin/sh. Spesso è possibile trovarla sui floppy di boot che si ottengono con una distriuzione Linux. Questo, ancora, permette di guadagnare ulteriore spazio. Personalmente suggerisco ash, estremamente ridotta (circa 62kB) e gran parte compatibile con bash.
* L'/etc/fstab che verrà incluso nel floppy dovrebbe assomigliare a qualcosa del genere:

/dev/fd0 / minix defaults
none /proc proc defaults

*

/dev/hda /mnt ext2 defaults

Una volta fatto partire il sistema dal floppy, impartire il comando seguente:

mount -av

* Assicurarsi che il driver per il floppy non sia montato quando si accede all'unità a nastro! In caso contrario è possibile ottenere in risposta il seguente messaggio di errore:

Unable to grab IRQ6 for ftape driver

Questo significa che è necessario caricare il floppy in un ramdisk. La sfortunata conseguenza di questo è che i programmi necessari a ripristinare i file dal nastro non possono risiedere su di un floppy separato. A questo punto si hanno due opzioni:
1. Salvare tar (cpio, afio o qualsiasi altro programma di backup si utilizzi) sul floppy di root. Qui è dove si sfrutta tutto lo spazio addizionale creato nei passi precedenti.
2. Prima di cominciare a ripristinare il nastro, copiare tar (cpio, afio o quant'altro) sul proprio hard-disk e caricarli da là.
* Oltre ai programmi di backup, ci sarà probabilmente bisogno anche di mt sul floppy di root.
* Assicurarsi che il device del nastro (tipicamente /dev/nqfto) sia presente sul floppy di root.
* Infine, provare il tutto! Ovviamente non consiglio di distruggere il contenuto dell'hard-disk per vedere se si è in grado di ripristinare tutto. Consiglio, invece, di provare a far partire il sistema dai dischi di emergenza e di assicurasi di poter almeno listare il contenuto dei backup presenti sul nastro.


# tar cf /dev/ftape linux

Questo non comprime i file, ma fa girare un po' il nastro. Se si vuole la compressione (e si possiede il tar 1.11.2), è sufficiente aggiungere il flag -z

tar assume che il primo argomento sia un'opzione, cosicché il ``-'' non è necessario, cioè i seguenti due comandi eseguono la stessa operazione: ``tar xzf /dev/ftape'' e ``tar -xzf /dev/ftape''

cioè: ``tar czf /dev/ftape linux ''.

Per maggiori istruzione su come utilizzare tar, dd ed mt consultare le man-page e i file texinfo ottenuti con le rispettive distribuzioni.

7.2 Ripristinare un archivio

Va bene, ora ripristiniamo il backup dei sorgenti del kernel effettuato alla sezione precedente Scrivere un archivio su di un nastro. Per fare questo digitare semplicemente:

tar xf /dev/ftape

Se si è utilizzata la compressione, si dovrà digitare:

tar xzf /dev/ftape

Quando si utilizza la compressione, gzip si lamenterà di dati ridondanti subito dopo la fine dell'archivio (e ciò condurrà ad un messaggio di ``broken pipe''). Tutto ciò può essere tranquillamente ignorato.

Per altri programmi di utilità, consultare la pagina di manuale.

7.3 Provare un archivio

tar possiede un'opzione (-d) per rilevare le differenze fra due archivi. Per testare il proprio backup dei sorgenti del kernel digitare:

tar df /dev/ftape

Se non si possiede la man-page di tar, non tutto è perduto (ancora); tar possiede un'opzione interna per listare i flag disponibili: provare con ``tar --help 2>&1 | less''.

7.4 Mettere piú di un backup su di un nastro

Per mettere piú di un backup su di un nastro si deve possedere l'utility mt. Probabilmente è già installata sul sistema se si possiede una delle distribuzioni principali (cioè Slackware o Debian).

Programmi come tar e cpio generano un singolo archivio per il nastro (Tape ARchive) e non sanno nulla circa l'utilizzo di piú file o il posizionamento di un nastro. Non fanno altro che leggere o scrivere su di un file di periferica. mt sa perfettamente come muovere il nastro avanti ed indietro, ma non sa assolutamente come estrarre i dati dal nastro. Come probabilmente si avrà già intuito, la combinazione di tar o cpiomt permette il trucco. con

Utilizzando il device nqft[0-3] (nftape), è possibile posizionare il nastro con mt al posto giusto (``mt -f /dev/nqft0 fsf 2'' indica di andare avanti di due ``marcatori di file'', cioè di due file tar) e poi utilizzare tar o cpio per leggere o scrivere i dati rilevanti.

L'utilizzo piú comune delle periferiche non-riavvolgenti è quello di aggiungere un altro backup ad un nastro esistente. Qui di seguito ci sono i passi dettagliati con una breve spiegazione per una comprensione migliore.

* Inserire il nastro nell'unità. Su alcune unità questo potrebbe causare il riavvolgimento del nastro.
* Impartire un comando di ``fine nastro'' (End-of-Tape) alle periferiche non-riavvolgenti.

mt -f /dev/n???? eof

Il nastro dovrebbe essere ora posizionato alla fine dei dati (End-of-Data o EOD). Il nastro non si muoverà finché:
o un programma non aprirà la periferica;
o la periferica riavvolgente verrà chiusa;
o il modulo di ftape verrà rimosso dalla memoria kernel (rmmod);
o il nastro verrà espulso.
L'utilizzo di ``mt eof'' dovrebbe risultare piú veloce con i nastri QIC.
* L'operazione successiva comincerà dal marcatore EOD. Se si vuole intraprendere un'operazione di scrittura, questa aggiungerà un nuovo ``file''. Se si intraprende un'operazione di lettura, questa fallirà con un EOF. Il marcatore di EOD per molti formati di nastro è, in effetti, due marcatori di EOF consecutivi, anche se, dalla versione 3.xx, ftape utilizza la tavola di volume, come specificato nello standard QIC-113, per emulare i marcatori di file, cosicché non ci sono due marcatori di file consecutivi nel punto di EOD. La scrittura dei marcatori di EOF viene effettuata o dal driver o dall'hardware nel momento in cui riceve un close().
* Questo è il momento in cui vengono effettivamente scritti i dati sul nastro.
* Questo punto è importante. Ora riavvolgere il nastro. ftape mantiene nella propria cache alcune informazioni inerenti i segmenti di intestazione del nastro che vengono aggiornati solo quando il nastro viene riavvolto. L'utilizzo della cache è necessario in quanto il riavvolgimento del nastro e l'aggiornamento dei segmenti di intestazione richiede una notevole quantità di tempo. L'altra faccia della medaglia è che si perderanno informazioni se si esegue un'operazione di scrittura e non si riavvolge il nastro.

7.5 Aggiungere file ad un archivio

«C'è un modo per espandere un archivio mettendo un file sul nastro e, successivamente. aggiungerne altri?»

No. La documentazine di tar dice di utilizzare ``tar -Ar'', ma non funziona. Questa è una limitazione del driver ftape corrente.

7.6 Eseguire il mount o l'unmount dei nastri

Poiché un nastro non ha un ``filesystem'' su di esso, non si esegue il mount o l'unmount di un nastro. Per effettuare un backup, inserire semplicemente il nastro ed impartire i comandi di tar (o qualsiasi altro comando si utilizzi per accedere al nastro).
8. Creare un floppy di partenza in caso di emergenze per ftape

Comment
Nel momento in cui scrivo (agosto 1998), ricordo di aver letto di diversi set di dischi d'emergenza sul news-group c.o.l.a. (comp.os.linux.announce). Alcuni di quei pacchetti potrebbero effettivamente produrre un insieme di dischetti per le partenze d'emergenza piú sofisticato. È opportuno controllare di persona. Io non ho provato a creare un dischetto di emergenza con le recenti versioni di ftape.

Questa sezione è stata scritta da Claus Tøndering .

Una volta diventati felici possessori di un'unità a nastro e di diversi nastri pieni zeppi di backup, probabilmente verrà spontaneo porsi questa domanda: «Se qualcosa va storto e perdo completamente il contenuto del mio hard-disk, come faccio a ripristinare i miei file dal nastro?»

Ciò di cui si ha bisogno è un disco floppy d'emergenza, che contenga abbastanza file da permettere la partenza di Linux e di ripristinare l'hard-disk dal nastro.

La prima cosa da fare è leggere il ``The Linux Bootdisk HOWTO'' scritto da Graham Chapman . Questo documento contiene praticamente tutto ciò che bisogna sapere per creare un kit di partenza con dischi floppy d'emergenza. I paragrafi seguenti contegono alcune altre informazioni che renderanno la vita un po' piú semplice quando si seguiranno le procedure di Graham Chapman.

* Non c'è effettivamente bisogno di /etc/init, /etc/inittab, /etc/getty e /etc/rc.d/* sul floppy. Se Linux non trova /etc/init, farà partire /bin/sh dalla console, cosa che va benissimo per ripristinare il sistema. Cancellando questi file si guadagna dello spazio sul floppy, cosa di cui, probabilmente, si ha bisogno.
* È meglio cercare un versione ridotta di /bin/sh. Spesso è possibile trovarla sui floppy di boot che si ottengono con una distriuzione Linux. Questo, ancora, permette di guadagnare ulteriore spazio. Personalmente suggerisco ash, estremamente ridotta (circa 62kB) e gran parte compatibile con bash.
* L'/etc/fstab che verrà incluso nel floppy dovrebbe assomigliare a qualcosa del genere:

/dev/fd0 / minix defaults
none /proc proc defaults
/dev/hda /mnt ext2 defaults

Una volta fatto partire il sistema dal floppy, impartire il comando seguente:

mount -av

* Assicurarsi che il driver per il floppy non sia montato quando si accede all'unità a nastro! In caso contrario è possibile ottenere in risposta il seguente messaggio di errore:

Unable to grab IRQ6 for ftape driver

Questo significa che è necessario caricare il floppy in un ramdisk. La sfortunata conseguenza di questo è che i programmi necessari a ripristinare i file dal nastro non possono risiedere su di un floppy separato. A questo punto si hanno due opzioni:
1. Salvare tar (cpio, afio o qualsiasi altro programma di backup si utilizzi) sul floppy di root. Qui è dove si sfrutta tutto lo spazio addizionale creato nei passi precedenti.
2. Prima di cominciare a ripristinare il nastro, copiare tar (cpio, afio o quant'altro) sul proprio hard-disk e caricarli da là.
* Oltre ai programmi di backup, ci sarà probabilmente bisogno anche di mt sul floppy di root.
* Assicurarsi che il device del nastro (tipicamente /dev/nqfto) sia presente sul floppy di root.
* Infine, provare il tutto! Ovviamente non consiglio di distruggere il contenuto dell'hard-disk per vedere se si è in grado di ripristinare tutto. Consiglio, invece, di provare a far partire il sistema dai dischi di emergenza e di assicurasi di poter almeno listare il contenuto dei backup presenti sul nastro.


9. Domande poste frequentemente

Comment
Questa è l'inclusione testuale della raccolta delle domande poste piú frequentemenete sull'Ftape, che sono mantenute da Johan De Wit e che possono essere visionate in rete all'indirizzo http://www.correct.nl/~ftape. Poiché l'SGML Linuxdoc non contiene le sotto-sotto-sezioni nell'indice, ho aggiunto la parola FAQ alle sezioni del documento FAQ originale.

Questa raccolta di FAQ potrebbe essere leggermente datata in quanto è stata fatta mentre la versione 3.04d del driver ftape era la piú recente. Se qualche risposta data nelle FAQ contraddice ogni altra affermazione di questo HOWTO, si prega di non considerare la risposta della FAQ e di spedire a me (), cosí come al manutentore dell'Ftape-FAQ (Johan De Wit ), una nota al riguardo.

Nella lettura di questo documento è possibile incontrare riferimenti ai seguenti indirizzi:

* Il manutentore delle FAQ di Ftape:

Johan De Wit

* Il manutentore di Ftape:

Claus-Justus Heine

* L'home-page di Ftape:

* Mirror dell'home-page di Ftape:

Un ringraziamento va a:

Grant R. Guenther

Un ringraziamento va a:

Jakob Curdes

Un ringraziamento va a:

Josh Goins

* L'Ftape-HOWTO

* La mailing-list di Ftape:

Ci sono sicuramente molte mancanze. Non ci si faccia problemi a voler migliorare queste FAQ. Il modo migliore per farlo è quello di mandare messaggi alla mailing-list di Ftape nel caso ci siano domande che non trovano risposta qui.

Inoltre, se si sta già leggendo regolarmente la mailing-list e si ha l'impressione che alcune domande vengano poste frequentemente, è possibile senza alcun problema spedire la domanda, con l'eventuale risposta, nel formato indicato qui sotto al manutentore delle FAQ di Ftape ed anche alla mailing-list di Ftape.

Se si inviano messaggi relativi alle FAQ, si prega di non dimenticarsi di prependere la parola ``[FAQ]'' all'oggetto del proprio messaggio. Si prega di non aggiungere la parola ``FAQ'' all'oggetto se il messaggio non è inerente alle FAQ.

Questo per ora è tutto.
10. FAQ: domande relative alla «Compilazione ed installazione di Ftape»

10.1 Che versione di Ftape devo utilizzare?

Sempre l'ultima versione stabile che si suppone sia disponibile agli indirizzi ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/kernel/tapes e http://www-math.math.rwth-aachen.de/~LBFM/claus/ftape/.

Nel momento in cui sto scrivendo, l'ultima versione stabile è la ftape-4.02.

10.2 Sto riscontrando problemi nel cercare di far girare l'unità XYZ con il kernel 2.0.xx con il driver compilato staticamente. Come faccio a rimediare?

La versione predefinita di Ftape inclusa con i sorgenti del kernel 2.0.xx è la 2.08 o la 2.09 ed è alquanto datata. Si prega di aggiornare i driver di Ftape all'ultima versione disponibile all' home-page di Ftape.

10.3 Sto lavorando con Linux/SMP e il sistema si congela quando tento di accedere ai device di Ftape!

È necessario aggiungere -D__SMP__ alla variabile KERNEL_OPT nel file MCONFIG. Nelle versioni di ftape piú aggiornate è sufficiente togliere il commento ad alcune linee presenti nel file MCONFIG.

10.4 Perché depmod si lamenta di certi ``undefined symbols'' [simboli indefiniti]?

Si ignorino i messaggi d'errore di depmod. Il problema è che i moduli di Ftape devono essere compilati senza la caratteristica del checksum di versione (cioè CONFIG_MODVERSIONS) con i kernel 2.0.*;. Questo non comporta alcun problema, anche quando i moduli vengono utilizzati con un kernel che supporta questa caratteristica; solo che depmod erroneamente si lamenta di certi simboli indefiniti. Si ignorino le lamentele di depmod e si provi ad inserire i moduli nonostante queste lamentele:

modprobe zftape

Se non funziona, c'è qualcosa di sbagliato.

10.5 insmod dice che la versione del kernel è sbagliata.

Il programma insmod può confrontare la versione del kernel con la versione per la quale Ftape è stato compilato in due modi: può direttamente comparare il numero di versione del kernel registrato nel modulo di Ftape con la versione del kernel che sta girando, oppure, se sia il kernel che Ftape sono stati compilati con i simboli di versione, confrontare la versione dei simboli utilizzati dal kernel.

Se la versione di GCC è stata aggiornata alla v2.7.0 o successive, è necessario ricompilare le utility dei moduli con gcc v2.7.x.

Versioni di insmod piú recenti permettono di ``forzare'' l'inserimento di un modulo nel kernel, anche se la stringa di versione non è corretta.

10.6 insmod dice che kernel 1.2.0 e 1.2.0 differiscono.

Ci si è ricordati di applicare il patch ksyms.c al kernel? Se non lo si è fatto, leggere il file README.linux-1.2 nella distribuzione dei sorgenti.

10.7 Provando a compilare Ftape si ottiene l'errore: «modversions.h: no such file or directory».

Il file modversions.h viene creato quando il kernel è compilato con il flag di configurazione CONFIG_MODVERSIONS attivato. Con questa opzione abilitata, il file verrà creato durante il passo make dep.

Un consiglio piú pratico: make mrproper rimuoverà /usr/include/linux/modversions.h. È necessario riconfigurare il kernel ed impartire un make dep per riottenere il file.

10.8 In ogni caso, cosa sono questi ``versioned symbols'' [simboli di versione]?

Rispondendo affermativamente al CONFIG_MODVERSIONS durante il make config, tutti i simboli esportati dal kernel, cioè i simboli che i moduli caricabili possono ``vedere'', vengono aumentati per comprendere una somma di controllo attraverso i tipi dei parametri di chiamata/ritorno. Ciò permette ad insmod di rilevare se la definizione di una variabile o funzione nel kernel è cambiata dal tempo in cui Ftape è stato compilato.

Questo assicura un alto grado di sicurezza, tale da evitare un tracollo del kernel nel caso si utilizzi un modulo vecchio con il proprio kernel.

Se si abilita CONFIG_MODVERSIONS nel kernel, assicurarsi di aver tolto il commento da

-DMODVERSIONS -include /usr/include/linux/modversions.h

alla linea MODULE_OPT nel Makefile di Ftape. Viceversa, se non si ha CONFIG_MODVERSIONS abilitato, assicurarsi di avere la linea commentata.

10.9 Mi sembra di avere sftape invece di zftape. Quando lancio il comando ftmt status, ottengo una risposta che, nei documenti di Ftape, corrisponde a sftape (/dev/qft0: Invalid argument). Perché?

Ci sono (almeno) due possibili cause a questo problema:

* Tutte le versioni Ftape-3.*; precedenti alla 3.04 installano i moduli in /lib/modules/misc invece di /lib/modules/uname -r/misc. Poiché modprobe/lib/modules/misc/ come ultima risorsa, ci potrebbe essere un vecchio modulo ftape.o disperso in /lib/modules/uname -r/misc che modprobe trova prima (``uname -r'' sta per la versione del kernel). In questo caso rimuovere il vecchio modulo ftape.o. cerca in
* Il proprio kernel ha il supporto per Ftape compilato. In questo caso riconfigurare il proprio kernel senza il supporto per Ftape (CONFIG_FTAPE), ricompilarlo ed installarlo.

10.10 La mia scheda DASH/FC-20/Exabyte Accelerator funziona sotto Microsoft Windows, ma ottengo un errore di tipo ``unità non trovata'' in var/log/messages/ quando provo ad utilizzarlo sotto Linux.

Probabilmente si sta provando ad utilizzare le stesse impostazioni di IRQ e DMA dell'FDC installato. Ciò non funziona per le versioni di Ftape precedenti alla 3.03b. Si prega di aggiornare il driver di Ftape all'ultima versione disponibile dall' home-page di Ftape.

10.11 I trasferimenti DMA di Ftape danno errori di ECC.

Sono spiacente di dover dire che ci sono alcune schede SVGA e schede Ethernet che non decodificano correttamente i propri indirizzi. Questo tipicamente accade quando i buffer di Ftape si trovano nell'intervallo 0x1a0000-0x1c0000. In qualche modo i cicli di scrittura DMA vengono rovinati ed ogni altro byte scritto ottiene un valore sbagliato (0xff). Questi problemi si sono avuti sia con schede SVGA che schede Ethernet. Siamo a conoscenza di almeno una (cattiva?) scheda VGA ATI 16bit che provoca questo.

La soluzione piú semplice consiste nel mettere la scheda in uno slot ad 8bit (spesso non è abbastanza riconfigurare la scheda per trasferimenti ad 8bit). Spostare il buffer di Ftape lontano dall'intervallo della VGA è solo una soluzione parziale. Tutti i buffer DMA utilizzati in Linux possono avere questo problema! Vorrei che fosse chiaro questo concetto: questo non ha niente a che fare con il software di Ftape.

10.12 Aiuto! Sto avendo dei ``dmaalloc() failed'' nel mio file di syslog.

Si dovrebbe vedere questo solo se si sta tentando di eseguire un insmod con il modulo ftape.o. Provare a lanciare prima swapout. Viene fornito con i sorgenti di FtapeFtape che vengono forniti con il kernel. distribuito singolarmente. Non compare nei sorgenti di

Qui di seguito è riportato un esempio di come si possa impostare il file rc.local per un suo utilizzo.

# Install the Floppy Tape Driver
if [ -f /boot/modules/`uname -r`/misc/ftape.o ]; then
echo Installing ftape for Linux `uname -r`
swapout
insmod /boot/modules/`uname -r`/misc/ftape.o
fi

Si noti che questo problema non compare se il driver di Ftape viene compilato nel kernel.

10.13 Syslogd lavora in continuazione quando gira Ftape.

Le opzioni in fase di compilazione NO_TRACE e NO_TRACE_AT_ALL in Ftape controllano l'ammontare dei log di sistema. Aggiungere tutto quello che si ritiene opportuno alla linea FTAPE_OPT nel Makefile e ricompilare.

10.14 Come posso cambiare il trace-level?

Ci sono tre modi per fare questo (in ordine di preferenza personale). Quando ci arriveremo, qui ci sono i significati dei vari trace-level.

* 0 bugs [bachi]
* 1 + errors [errori]
* 2 + warnings [avvertimenti]
* 3 + information [informazioni]
* 4 + more information [informazini ulteriori]
* 5 + program flow [flusso del programma]
* 6 + FDC/DMA info [informazioni FDC/DMA]
* 7 + data flow [flusso dei dati]
* 8 + everything else [qualsiasi altra cosa]

1. Utilizzare insmod per cambiare trace-level: se si sta utilizzando il meccanismo dei moduli per caricare il driver di Ftape, è possibile specificare il trace-level come opzione del comando insmod.

/sbin/insmod ftape.o tracing=

2. Utilizzare mt per cambiare trace-level: il driver di Ftape ha un hack

taglio

che permette all'opzione fsr di mt di venir utilizzata per impostare il trace-level. zftape non ha questo hack.

mt -f /dev/ftape fsr

L'utilizzo del comando fsr in mt è un hack e probabilmente sparirà o cambierà col tempo.
3. Ricompilare per cambiare trace-level: il file tracing.c contiene una linea int tracing = 3;. Cambiare il 3 in ciò che si ritiene opportuno e ricompilare.

10.15 Sto avendo problemi con Ftape. Sto utilizzando l'ultima versione di Ftape prelevata dall'home-page di Ftape e credo di aver individuato un bug vero. Cosa devo fare?

Controllare l' home-page di Ftape per una versione ancora piú recente. Poi controllare che le FAQ contenute nel pacchetto non riportino il problema riscontrato. Successivamente provare a controllare che il manuale che arriva con la distribuzione di Ftape non menzioni i problema.

Non c'è bisogno di leggere l'intero manuale. Piú semplicemente si cerchi nell'indice analitico una parola che possa riferirsi al proprio problema e leggere il paragrafo relativo.

Se ancora si è convinti di aver trovato un baco, allora postare una domanda di carattere generale che descriva il problema nella mailing-list di Linux-Tape, ma non allegare tutto il log dell'errore di Ftape. Se ci siamo già imbattuti nel problema in passato, faremo sapere dove si trova la soluzione. Se, invece, non lo abbiamo mai visto, il manutentore di Ftape probabilmente richiederà l'intero log d'errore (ottenuto dal proprio file dei messaggi di sistema).

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